Libero
SCIENZA

È stata avvistata in Italia: è davvero rarissimo vederla

Nei pressi di Varigotti (Savona), è stata avvistata una giovane megattera che è arrivata a 200 metri dalla riva dando grande spettacolo

Pubblicato:

Megattera in Italia Fonte foto: 123RF

Una delle perle turistiche della Liguria e da qualche giorno un luogo privilegiato dal punto di vista naturalistico. Varigotti è una frazione del comune di Finale Ligure (provincia di Savona), una meta imperdibile per chi ama le vacanze estive e approfittare di un mare cristallino e del caldo sole. Proprio a pochi metri dalla spiaggia è stata avvistata una rara megattera.

Questo cetaceo si riconosce subito per la sua sagoma caratteristica, le lunghe pinne pettorali e la testa bitorzoluta. Sono caratteristici anche i suoi salti, tanto è vero che l’animale viene studiato da tempo per capire il motivo di alcuni suoi comportamenti. Di sicuro non ci si sarebbe aspettati di vedere un esemplare del genere in Liguria. Che cosa è successo di preciso?

Le caratteristiche della giovane megattera

Il passaggio di questa megattera è stato definito come più unico che raro. Inevitabilmente si è accesa l’attenzione di studiosi e ricercatori, in particolare quelli di Tethys, ente scientifico che opera ormai da quasi quattro decenni in questo campo. Per il momento si sa che l’animale è arrivato fino a 200 metri dalla riva, rendendo lo spettacolo ancora più sensazionale perché è stato possibile effettuare fotografie molto nitide. La lunghezza dell’esemplare dovrebbe essere di circa dieci metri, molto probabilmente un cucciolo.

La megattera sarebbe arrivata nei pressi di Varigotti per cercare nuovo cibo, una curiosità motivata appunto con la giovane età. Lo stupore è stato destato inoltre dal fatto che questo cetaceo non ha abitudini come quelle del cucciolo appena descritto. Di solito questi comportamenti sono tipici di balenottere e capodogli che non fanno mai mancare la loro frequenza nel Mediterraneo. Come se non bastasse, l’avvistamento non sarebbe stato isolato, anzi si sarebbe ripetuto nel corso del giorni. Come ci si deve comportare in situazioni del genere? La stessa Tethys ha spiegato tutto quello che va evitato per non mettere a rischio la megattera.

Le tipiche migrazioni della megattera

La giovane età dell’esemplare dovrebbe suggerire tanta prudenza, quindi non è consigliato avvicinarsi con barche oppure natanti. Allo stesso modo, l’animale non va disturbato, altrimenti potrebbe perdere l’orientamento e non proseguire la propria rotta. D’altronde si sta parlando di una specie che è diventata famosa e molto apprezzata proprio per le sue migrazioni. Alcune megattere, infatti, sono state in grado di coprire la bellezza di 16mila chilometri, andando a nutrirsi di solito nelle acque polari per poi spostarsi verso quelle tropicali e subtropicali. Magari non hanno una velocità molto elevata, ma sanno resistere in modo incredibile.

Volendo essere ancora più precisi, la megattera riesce a procedere a un ritmo compreso tra gli 8 e i 15 chilometri orari, molto più lentamente rispetto alle altre balenottere. Nel caso in cui ci sia una minaccia incombente, però, può accelerare senza problemi e sfiorare i 30 chilometri orari. Può sembrare che non si sia mai immersa oltre i 150 metri, è vero invece che molto raramente si spinge oltre i 120. Di sicuro gli esperti si attendono nuovi avvistamenti in Liguria per cercare di saperne di più sul giovane animale curioso che ha dimostrato di apprezzare particolarmente queste acque.