SCIENZA

Dopo più di 20 anni in Cambogia tornano i coccodrilli siamesi, si credevano quasi estinti

Una rara specie di coccodrilli siamesi torna a vivere nel sui habitat naturale in Cambogia

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Festa grande in Cambogia per il ritorno dei coccodrilli siamesi, che da parecchio tempo venivano considerati quasi come estinti.

La ripopolazione, tra l’altro, sta avvenendo anche con numeri importanti: infatti, sono già ben 60 i cuccioli di coccodrillo siameseaccolti nel Paese. Si tratta, insomma, di un vero record.

I coccodrilli siamesi in Cambogia

In questo secolo erano dati come a rischio estinzione, invece, è arrivata una bella notizia giusto pochi giorni fa. Sono tornati in Cambogia 60 cuccioli di coccodrillo siamese, Paese dove è stata scoperta una specie gigante di recente, ricca di fauna tipica. Gli ambientalisti ne sono decisamente molto felici, e lo hanno definito un vero segno di speranza dopo più di 20 anni di sforzi per reintegrare il numero dei rettili nelle remote montagne del Cardamomo. È stata proprio la gente del posto a scoprire cinque nidi di coccodrilli siamesi a maggio: i cuccioli, poi, sono nati alla fine di giugno.

Quella in questione, è una specie di rettile d’acqua dolce, color verde oliva, facilmente distinguibile per una cresta ossea assai evidente che ha nella parte posteriore della testa. Secondo alcune stime, può crescere fino a 3 metri.

Qual è la storia di questi speciali coccodrilli? Un tempo, i coccodrilli siamesi erano diffusi in gran parte del sud-est asiatico. Purtroppo, decenni di caccia e di cambiamenti nelle condizioni del loro habitat naturale, ha trasformato gli splendidi esemplari in quelle che la conservazione classifica come “specie in grave pericolo di estinzione“.

Ne sono rimasti solo 400 esemplari in tutto il mondo, la maggior parte dei quali si trova esattamente in Cambogia. Considerata la diminuzione della popolazione in natura, la schiusa delle uova di 60 nuovi coccodrilli rappresenta un enorme impulso alla salvaguardia della specie. Lo ha affermato Pablo Sinovas, che guida il programma cambogiano del gruppo ambientalista Fauna & Flora.

Egli ha sottolineato anche come ciò sia estremamente incoraggiante per gli sforzi collaborativi di conservazione che, in questo caso specifico, hanno coinvolto proprio ambientalisti dell’associazione appena citata, le Ong locali e persino il governo cambogiano.

La riscoperta dei coccodrilli siamesi

Fino a qualche anno fa, si temeva che i coccodrilli siamesi fossero completamente estinti, finché non furono riscoperti in Cambogia nel 2000. Sinovas, inoltre, sostiene che da allora il gruppo Fauna & Flora ha collaborato con i funzionari locali per avviare un programma ad hoc, con il fine di allevarli in cattività prima di rilasciarli in habitat adatti, nell’area deputata delle montagne del Cardamomo.

Adesso, i guardiani della comunità locale pattugliano regolarmente la zona montuosa per garantire che i coccodrilli siano al sicuro, dopo la liberazione nell’ecosistema a loro più congeniale.

Dal 2012, il programma ha rimesso in libertà 196 coccodrilli siamesi. Lo scorso maggio, quando alcuni locali hanno rinvenuto dei nidi in un’area dove i coccodrilli non erano mai stati rilasciati prima, hanno immediatamente pensato e suggerito che i rettili si fossero riprodotti autonomamente nel loro habitat naturale.

Il team di conservazione, quindi, ha inviato alcuni esperti per assicurarsi che i nidi fossero protetti e tenuti sott’occhio 24 ore su 24, finché tutte le uova non si fossero schiuse. È così che, finalmente, è arrivato il lieto fine e 60 piccoli di coccodrillo siamese hanno visto la luce.

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