SCIENZA

Colonie di Velella velella invadono i mari italiani: cosa sappiamo e dove si muovono

È primavera, e i mari italiani si tingono di blu: che sta succedendo? Intere colonie di Velella velella sono comparse in svariate località, ecco che cosa sappiamo.

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Da lontano potrebbe sembrare una gigantesca chiazza di petrolio che si muove tra le onde, ma in realtà è un fenomeno del tutto naturale – e soprattutto non dannoso per la natura: sono colonie di Velella velella, piccole creature marine innocue per l’uomo, che si riuniscono in grandi gruppi e si spostano lentamente seguendo la corrente. A volte arrivano persino a spiaggiarsi, morendo e iniziando a decomporsi con un odore nauseabondo. Ma che cosa sappiamo su questi animali così particolari?

L’invasione “blu” nei mari italiani

Basta una mareggiata, ed ecco che le acque assumono una bizzarra colorazione blu. Sembra quasi un effetto ottico, e qualcuno potrebbe addirittura scambiarlo per una grande macchia di petrolio, ma si tratta solamente di una colonia di Velella velella. Come è ormai consuetudine in primavera, dopo una giornata di mare mosso si verifica questo fenomeno così particolare. Sono molte le località che, in queste ultime ore, si sono tinte di blu: dal litorale di Genova al Cilento, passando per il parco sommerso della Gaiola a Napoli e le coste della Sicilia. Il mar Tirreno è quello più “colpito”.

Le Velella velella formano un corpo unico, associandosi fisicamente le une alle altre: così sembra di vedere una gigantesca ombra scura che galleggia sul pelo dell’acqua, e talvolta arriva addirittura a spiaggiarsi. Cosa dà vita a questo fenomeno? In primavera escono dalle acque più profonde, dove vivono normalmente, e iniziano a galleggiare unendosi insieme.

“È un fenomeno ricorrente. Una cosa che avviene ogni anno in questo periodo, con la risalita dalle acque profonde. La Velella è una colonia galleggiante di polipi che producono piccole meduse. Queste vanno in profondità, si riproducono sessualmente e producono le nuove Velella, che risalgono e appaiono a milioni in questa stagione” – afferma Ferdinando Boero, docente di Zoologia presso l’Università degli Studi Federico II di Napoli e presidente della Fondazione Dohrn.

Cosa sono le Velella velella

Le Velella velella, chiamate anche barchette di San Pietro o di San Giovanni, sono animali appartenenti al gruppo degli idrozoi. Il loro habitat è molto diffuso, perché si possono trovare in tutti gli oceani là dove le acque sono calde o temperate. Queste creature si cibano di plancton, che catturano utilizzando dei tentacoli contenenti tossine. Nessuna paura: le Velella non risultano pericolose per l’uomo. La sostanza che emettono, infatti, non riesce a penetrare nella pelle e quindi non scatena alcuna reazione. L’unico consiglio è comunque quello di lavarsi le mani ed evitare di toccarsi gli occhi se si entra in contatto con un esemplare.

Cosa significa la massiccia presenza di Velella velella nei nostri mari? L’invasione non indica una popolazione ormai fuori controllo: semplicemente, questo fenomeno era già molto diffuso nei secoli passati, tuttavia se ne parlava decisamente meno. La pesca intensiva procura comunque alle Velella un notevole vantaggio, facendo fuori gran parte dei “rivali” per il cibo. Le meduse che hanno invece origine da questi idrozoi sembrano essere favorite dal cambiamento climatico. Acque più calde consentono la loro proliferazione e allunga la stagione riproduttiva, inoltre questa specie si è rivelata tra le più resistenti all’acidificazione degli oceani.

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