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SCIENZA

Bizzarre meduse blu avvistate in mare: sono un buon segno?

Spiagge diventate blu, in California come in Italia: che cosa sta succedendo? Tutta "colpa" di una bizzarra medusa che ha invaso i mari, ecco cosa significa.

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Invasione di Velella velella Fonte foto: 123RF

Dapprima le si possono vedere al largo, come macchie bluastre in pieno oceano che somigliano in maniera inquietante a chiazze di petrolio. Poi pian piano si avvicinano a riva, arenandosi sulle spiagge e trasformandole in distese blu. Che cosa sta succedendo in California? Nulla di preoccupante: è una semplice invasione di Velella velella, piccole creature marine dall’aspetto davvero bizzarro, ma totalmente innocue.

California, le spiagge diventano blu: che succede

La Velella velella è un organismo appartenente al gruppo degli idrozoi, lo stesso che include anche meduse e coralli: vive nelle profondità oceaniche, ma durante la stagione primaverile emergono in superficie in grandissime colonie che riflettono i raggi del sole, dando vita a vere e proprie chiazze galleggianti. Ciascuna creatura ha le dimensioni di pochi centimetri, ma insieme formano una massa dalle tonalità bluastre. Non sono delle meduse, bensì dei piccoli polipi che possiedono tentacoli in grado di produrre sostanze tossiche, utilizzate per catturare le loro prede.

Nulla di pericoloso per l’uomo, dal momento che queste tossine non scatenano alcuna reazione urticante a contatto con la pelle: l’unica accortezza consiste nel non toccarsi occhi, naso e bocca dopo averne presa una in mano. In California, si sta verificando un’invasione di velelle: solitamente vivono in alto mare, ma ad aprile il vento cambia direzione e le spinge verso la costa. È in questo periodo che si susseguono gli avvistamenti di macchie bluastre in avvicinamento alle spiagge, dove poi gli organismi si arenano e iniziano a decomporsi, dando vita ad uno sgradevole odore (l’unica vera conseguenza negativa di questo fenomeno).

Perché sta accadendo tutto questo? Secondo gli esperti, si tratta di un evento stagionale che non dovrebbe destare preoccupazione. È una caratteristica della primavera, un po’ come il ritorno delle rondini nei nostri cieli. Tuttavia, le velelle non invadono le spiagge ogni anno. Una ricerca condotta da Julia Parrish, ecologista marina presso l’Università di Washington, ha individuato nel riscaldamento globale una delle cause dell’aumento di spiaggiamenti di massa da parte delle velelle.

Quando l’oceano è più caldo del solito durante l’inverno, crescono le probabilità di avere un’invasione di queste creature in primavera. Non è ancora chiara la correlazione tra questi due fenomeni, ma i dati raccolti dal Coasta Observation and Seabird Survey Team (al quale possono partecipare tutti i cittadini, con segnalazioni sulle spiagge) evidenziano una chiara tendenza.

L’invasione di Velella velella in Italia

Le Velella velella hanno fatto la loro comparsa anche in Italia: noi le conosciamo anche con il nome di “barchette di San Pietro” (o “barchette di San Giovanni”), perché il loro corpo è formato da un piccolo disco gelatinoso da cui spunta una pinna triangolare posizionata ad angolo retto, come a formare una minuscola vela. Inoltre sono rivestite da una pellicola blu, che le protegge dai raggi UV del sole.

Sono molte le spiagge coinvolte dall’invasione, soprattutto in Liguria, in Campania, in Sicilia e in Sardegna. Non è certo la prima volta che succede, visto che si tratta di un fenomeno stagionale destinato a ripetersi quasi ad ogni primavera. Tuttavia non mancano le segnalazioni, perché è sempre un evento che sorprende: trovare i litorali tinti di blu fa indubbiamente una certa impressione. Ma, come abbiamo detto, non c’è assolutamente da avere paura.

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