SCIENZA

Come riconoscere la murena predatrice, attacca sott'acqua anche non provocata

La murena è uno dei pesci che incute maggiormente timore per via del suo aspetto, riconoscerla ed evitare il suo morso non è difficile

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Un aspetto a dir poco inquietante, ma anche una fama negativa non proprio meritata. Si può descrivere in questa maniera la murena, uno dei pesci che può incutere maggiore timore in caso di incontro ravvicinato. Si tratta di una specie ossea che è tipica di tutto il Mar Mediterraneo e anche della parte più orientale dell’Oceano Atlantico.

È una specie tendenzialmente notturna e territoriale, visto che preferisce trascorrere le ore di luce nascosta nella sua tana. Questo però non vuol dire che non sia necessario prestare attenzione. L’attacco all’uomo è possibile, soprattutto a causa di alcune nostre pessime abitudini, dunque bisogna imparare anzitutto a riconoscere questi esemplari.

Le caratteristiche fisiche della murena

Il corpo di una murena ricorda quello di un serpente, anche se privo di scaglie. Ha una pinna unica, lunga e nastriforme, senza dimenticare i denti aguzzi che caratterizzano la sua bocca: proprio la dentatura si trova sia sulle mascelle che nella parte più centrale del palato. Il corpo è massiccio, con una forma meno rotonda rispetto a quella dell’anguilla con cui questa specie può essere confusa. Non esiste alcuna pinna ventrale, inoltre il pesce in questione non è dotato di lingua. Tra l’altro, la tipica apertura della bocca che impaurisce al primo sguardo non è altro che il suo unico modo per respirare.

Anche il colore è un tratto distintivo della murena. In genere, la pelle di questi esemplari tende al viola, nelle sue tonalità più scure, ma non mancano i pesci più neri. Nel caso delle specie tropicali, invece, il corpo risulta più chiaro e luminoso. È un animale cosmopolita, abituato a frequentare più mari e capace di scendere fino a 100 metri di profondità. L’attacco all’uomo non è una rarità, anche se bisogna precisare che è un comportamento motivato dalla sua territorialità. Questo vuol dire che la murena può essere provocata o meno, ma rappresenta un pericolo per via del suo morso.

Il morso della murena

Non sono rari gli episodi di persone che si avventurano nel dare da mangiare alla murena. Questo gesto, però, può essere scambiato per una minaccia dal pesce in questione, pronto a mordere e a provocare un dolore non proprio indifferente. Non è ancora chiaro se siano presenti delle tossine velenose nella saliva della murena, ma quelle che si trovano nel sangue dell’animale (come, del resto, nell’anguilla e nel grongo) possono causare l’emolisi, vale a dire la prematura distruzione e pertanto una riduzione della vita media dei globuli rossi. Ci sono comunque altre curiosità che vale la pena conoscere su questa specie.

Il periodo preferito dalla murena per la riproduzione è l’estate, in pochi metri d’acqua, mentre in inverno preferisce spostarsi verso profondità maggiori. A dir poco singolare è il rapporto instaurato con il gamberetto pulitore, altra specie con cui vive in perfetta simbiosi (come avviene anche tra altre razze comunque). Questo crostaceo riesce ad eliminare i parassiti dal pesce e anche a rimuovere il cibo rimasto incastrato tra i denti. In questo modo la murena evita problemi di salute e il gamberetto può trovare il nutrimento di cui ha bisogno.

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