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SCIENZA

Un rarissimo avvistamento è avvenuto nel mare profondo

Un animale a dir poco leggendario: il pesce remo è stato avvistato da alcuni sub che nuotavano in profondità. I suoi avvistamenti sono così rari da essere legati al folklore

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Immaginate di passare una vita intera a immergervi nelle acque profonde, per passione e per ricerca. Adesso, immaginate anche di trovarvi davanti a una creatura enorme, colossale, che credevate fosse per lo più leggendaria: avrete un’idea di quanto è successo all’istruttore subacqueo Wang Cheng-ru, che durante un’immersione si è trovato di fronte nientemeno che il pesce remo, chiamato anche Re di Aringhe.

Questo animale incredibile, dal corpo allungato e di color argento, vive generalmente negli abissi e si mostra difficilmente. Proprio come una creatura mitologica, appare solo in rarissimi casi, al punto da spingere gli esseri umani a pensare che abbia un compito specifico. Ma andiamo per ordine e scopriamone la storia e le caratteristiche.

L’avvistamento a Taiwan

Partiamo dall’avvistamento. La cosa più particolare dell’intera storia è Wang Cheng-ru stava sì conducendo delle spedizioni subacquee, ma si trattava di immersioni in acque poco profonde, al largo della costa nord-orientale di Taiwan. Niente profondità abissali, niente di particolarmente degno di nota: si prospettava una giornata piuttosto tranquilla alla scoperta della fauna e della flora marine della zona.

Insieme ai suoi allievi, Wang si è dunque tuffato in acqua, armato come da prassi di smart cam. Non poteva però immaginare che questa volta non avrebbe immortalato soltanto i soliti (seppur coloratissimi e bellissimi) pesci intenti ad aggirarsi fra alghe e formazioni rocciose, finché una grossa ombra non ha cominciato ad avvicinarsi verso l’imbarcazione da cui si erano tuffati. Ed eccolo: un enorme pesce remo, innocuo e pacato.

Il Re di Aringhe aveva due cicatrici rotonde, che secondo Wang sono probabilmente morsi di uno squalo, e si è mosso lentamente tra i sub, puntando verso la superficie e regalando ai fortunati avventori delle acque uno spettacolo straordinario.

Le caratteristiche del pesce remo

Ma cos’è che rende così straordinario queste pesce? In primis, anche se l’abbiamo già detto, la rarità dei suoi avvistamenti. Wang è un istruttore con grande esperienza, eppure questo è il primo che avvista in ben dieci anni di immersioni continuativi. Poi, i misteri che lo circondano: la sua biologia è molto poco conosciuta perché vivendo negli abissi (a volte oltre i 1000 metri di profondità) è difficile effettuare degli studi mirati.

Ancora, è particolarissima la sua fragilità: a dispetto delle grandi dimensioni e della lunghezza (può raggiungere anche gli 11 metri) questo pesce ha un corpo davvero delicato, nastriforme, che tende a sgretolarsi subito quando un esemplare tende la vita. Argentato, iridescente e con piccole barre oblique, ha anche una testa corta e azzurra che può farlo apparire quasi come impalpabile.

Le credenze popolari

Come abbiamo già detto, il regaleco è un pesce abissale di grandi dimensioni che si mostra raramente, di conseguenza non è strano che, nel corso dei secoli, abbia più volte stuzzicato la fantasia degli esseri umani. Con il passare del tempo, questo imponente pesce è diventato protagonista di una leggenda giapponese (chiaramente senza alcuna base scientifica) che lo vede emissario di una precisa calamità naturale. In giapponese il pesce remo è infatti conosciuto come Ryugu no Tsukai, ossia Messaggero del Palazzo del Dio del Mare e sarebbe inviato dalla citata divinità per avvisare gli esseri umani dell’avvento di un forte terremoto.

Chiaramente si tratta di una credenza senza fondamenti, anche se diversi media del Taiwan hanno sottolineato che proprio dopo l’avvistamento si è verificato un un terremoto di magnitudo 7,2 nell’Alaska settentrionale, che aveva anche fatto partire un’allerta tsunami (poi ritirata). Sia come sia, il suo avvistamento è sicuramente uno spettacolo, a prescindere da qualsiasi implicazione.

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