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SCIENZA

Bizzarre creature osservate nel mare più profondo: "Un mondo strano e meraviglioso"

Diversi gruppi di scienziati hanno investigato le profondità dell'Oceano e ciò che hanno scoperto è strabiliante: ci sono moltissime bizzarre creature che vivono e si muovono negli abissi

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E cominciarono a pensare nel loro grande mare com’è profondo il mare, dice una splendida canzone di Lucio Dalla parlando dei pesci e delle creature che si muovono nelle acque e tra i fondali dei nostri Oceani. Queste parole sono il perfetto incipit per parlare proprio di loro, di queste bizzarre creature che non tutti possiamo vedere ma che si trovano lì, negli abissi solo occasionalmente esplorati.

A raccontarci di questi strani animali sono diversi gruppi di scienziati che oltre a dedicarsi alla ricerca e alla conoscenza di ogni singolo organismo marino/oceanico si sono anche letteralmente tuffati in mezzo a loro, regalandoci la possibilità di guardare dove, in condizioni normali, non potremmo mai posare gli occhi.

Le missioni e l’avventura nel mare profondo

Ricerche, immersioni e missioni sui fondali dell’Oceano si sono susseguite sempre più frequentemente nel corso dell’ultimo secolo e, più precisamente, l’ultima decade è stata decisiva grazie agli sviluppi tecnologici che hanno permesso a scienziati e studiosi provenienti da ogni parte del mondo di raggiungere profondità impensabili. Fra gli studi più fruttuosi però, c’è da dirlo, c’è stato quello della nave da ricerca del CSIRO RV Investigator, che lo scorso anno ha passato oltre un mese a indagare l’Oceano Indiano.

La nave è tornata a riva, approdando in Australia, con a bordo alcune delle creature più strane che siano mai state trovate al largo. I 35 ricercatori e i 20 membri dell’equipaggio hanno lavorato a stretto contatto, 24 ore su 24, con turni di 12 ore, per documentare quanta la biodiversità del mare profondo, ovvero di quel livello del mare che inizia a circa 200 metri sotto la superficie dell’Oceano, dove non arriva la luce del sole e la pressione dell’acqua è elevatissima.

Calamari tempestati di gioielli e ricci viola

Le caratteristiche di questo livello del mare modellano enormemente gli organismi presenti e hanno richiesto degli approcci altamente tecnologici e calibrati per il campionamento biologico, eppure la missione è stata un successo: gli scienziati hanno trovato diverse specie sui fondali, alcune mai viste prima. Le più suggestive?

Probabilmente il calamaro traslucido dalla carne bianca e dalla pelle tempestata di “gioielli” rossi e turchesi, i ricci di mare viola che, una volta portato in superficie, scintillava grazie alla sua iridescenza tendente al blu scuro e lo scampo fucsia, lungo circa 50 centimetri. Ma non solo, perché gli scienziati hanno anche avvistato i misteriosi polpi dumbo, immersi a librarsi a mezz’acqua, e gamberi roso vivo dagli strani occhi da insetto.

Pesci unici e sopravvivenza al limite

Ancora, grazie agli strumenti tecnologici all’avanguardia utilizzati durante la missione, gli scienziati sono stati in grado di avvistare pesci pipistrello, pesci oca e pesci tripode dalle caratteristiche speciali: sembravano quasi “addobbati”, perché portavano addosso alcuni parassiti di piccole e medie dimensioni perfettamente integrati al loro corpo. La presenza di questi parassiti alieni sembra essere la norma a queste profondità, dove la sopravvivenza è letteralmente una sfida.

Molti altri animali sono stati rilevati non per via dell’osservazione diretta ma per la presenza di molecole del loro DNA nei campioni d’acqua. Ciò rende sicuro che nell’oscurità si nascondano anche diversi molluschi, incluse creature che producono da sole i propri gusci, e molti pesci divenuti “altamente specializzati” in quella che gli scienziati hanno ribattezzato vita nella pianura abissale dell’oceano.

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