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Family Link, l’app Google che ti permette di controllare i tuoi figli

Famili Link è un’app che permette ai genitori di bloccare le app nel dispositivo dei figli, si potrà anche scegliere il numero di ore totali di utilizzo

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Fonte: Shutterstock

Sono ormai lontani i tempi in cui internet rappresentava una realtà da scoprire, da analizzare in tutti i suoi dettami. Sono di fatto lontani i tempi nei quali si nasceva in un mondo privo di tale strumento, scoperto in seguito, durante l’adolescenza o l’età adulta, a seconda della data di nascita. I giovani d’oggi fanno parte di quelle generazioni che non hanno mai conosciuto il mondo analogico. La loro realtà è digitale. Ciò li rende decisamente più abili nell’approccio alla tecnologia. Non vuol dire però che siano, al tempo stesso, istintivamente preparati ad avvistare ed evitare i tanti pericoli che indubbiamente il web può presentare.

Per questo motivo il parental control è una pratica ancora molto utilizzata. Il riferimento non è a un controllo effettuato in persona, ovvero una presenza genitoriale fissa alle spalle dei figli, durante le tante ore di connessione. Sarebbe impossibile pensare di poter essere lì, pronti a intervenire in ogni frangente. Per questo motivo il parental control si è tramutato, negli anni, in un sistema automatizzato. I software si sono evoluti col passare dei decenni, fino a giungere alla proposta di Google, nota come Family Link. Un software che consente di usare uno o più dispositivi. Questi sono tutti adeguatamente protetti, con a capo unicamente dei soggetti adulti, che hanno la possibilità di proteggere i propri figli e soprattutto imporre delle nette restrizioni sui device che i minori si ritrovano tra le mani ogni giorno.

Come funziona Family Link

Google ha previsto il funzionamento di Family Link esclusivamente via cloud. Gli utenti sono chiamati a installare due app. La prima dev’essere installata sullo smartphone del genitore, l’altra su qualsiasi dispositivo si intenda limitare.

È possibile definire una serie di controlli:

  • decidere quali tipologie di contenuti possono essere scaricati e in seguito installati da Google Play;
  • impostare una precisa richiesta di autorizzazione per poter effettuare download e acquisti;
  • imporre dei blocchi al browser di Google, al fine di evitare la visione di siti ritenuti sconvenienti per l’età del soggetto;
  • imporre dei filtri alle ricerche effettuate con Google. In questo modo è possibile non mostrare contenuti ritenuti eccessivamente espliciti o dannosi;
  • gestire l’accesso all’Assistente Google, che può essere disabilitato;
  • bloccare eventuali app Android installate;
  • impostare dei precisi tempi di utilizzo nel corso della giornata;
  • ottenere la posizione del device in tempo reale.

La gestione dei download è molto importante. Basti pensare alla possibilità di scaricare giochi particolarmente violenti, riservati a un pubblico adulto. Al tempo stesso vi sono giochi che prevedono dei pagamenti per poter accedere a determinate funzioni. Richiedendo un’autorizzazione prima di pagare o scaricare, consente di evitare situazioni molto spiacevoli, con ingenti somme prelevate in automatico da un conto collegato all’account Google di riferimento.

Di grande importanza è il filtro imposto ai risultati di ricerca. Il web è ricco di informazioni ma, al tempo stesso, una singola parola ricercata nella categoria immagini, potrebbe proporre risultati di vario genere, spesso sconvenienti per un pubblico di giovanissimi. Il punto sul quale concentrarsi è quello della chiarezza. Family Link non è un’app che si installa e resta invisibile sul dispositivo dei propri figli. I genitori sono chiamati a parlare in maniera aperta, spiegando le necessità di un utilizzo controllato.

Quella che sembra un’invasione della privacy non è altro che un adeguamento del ruolo del genitore, dati i tempi nei quali viviamo. In nessun modo sarà possibile leggere i messaggi inviati, le foto scambiate o le ricerche effettuate. Vengono soltanto posti dei limiti da non poter superare. Avere sempre a portata di mano la posizione del device è fondamentale. Uno strumento chiave in caso di problematiche. In caso di punizioni sarà inoltre possibile bloccare determinate app. Con tutti i dispositivi che oggi i ragazzi hanno a disposizione, mandarli in camera non equivale più a una punizione. Avere la possibilità di rendere monchi smartphone, tablet e notebook è però un buon modo per dare effetto alla punizione.

L’ultima funzione è infine quella del regolamento orario. Lo smartphone è oggi un’estensione delle nostre mani. Un problema concreto in età adulta, particolarmente deleterio nei più piccoli. Molti bambini sviluppano una vera e propria dipendenza, il che impone delle regole ferree.

I miglioramenti di Family Link

Nel corso degli anni Family Link è stata migliorata enormemente. La versione precedente prevedeva l’obbligo di indicare una carta di credito di riferimento per autorizzare l’uso del sistema di controllo. Erano inoltre presenti svariati bug, sfruttati rapidamente dai giovanissimi per riuscire a evadere digitalmente dal controllo genitoriale.

Tutto ciò di cui si ha bisogno per poter utilizzare Family Link è un account Google. Questo sarà a nome del minore, indicato al momento dell’installazione sul suo dispositivo. Viene richiesto di eliminare eventuali altri account presenti, con il sistema che chiede inoltre le credenziali sia dell’account controllato che di quello controllore. Dopo aver configurato l’autenticazione, definendo quali sono i permessi e le restrizioni del caso, si dovrà scaricare e installare l’app anche sul dispositivo Android del genitore. Di volta in volta si potranno inoltre aggiornare i parametri, avviando o rimuovendo dei blocchi. Le app che non si vuole vengano utilizzate, spariranno del tutto sia dalla home che dall’elenco interno nelle Impostazioni. Seppur installate, saranno invisibili.

Sfruttando i servizi di geolocalizzazione del dispositivo, è possibile tracciarlo in ogni momento. I propri figli non avranno la possibilità di disattivare a piacimento il GPS. È inoltre possibile avere una chiara idea di quello che è l’utilizzo dello smartphone, tablet o notebook. L’app genitoriale fornisce infatti un preciso quadro delle ore spese sul dispositivo, indicando le app più sfruttate. È dunque possibile imporre un blocco forzato. In questo modo il dispositivo sarà inutilizzabile. Ciò può avvenire dopo un determinato orario, con chiaro riferimento alle ore notturne, che vedono sempre più giovani andare a dormire affiancati dal proprio compagno tecnologico. Al tempo stesso si potrà decidere di intervenire e bloccare ogni accesso dopo il superamento di una soglia oraria ritenuta accettabile. Non si vedranno più i propri figli trascorrere intere giornate con un display dinanzi agli occhi.

Detto questo, è innegabile come imporre soltanto questo sistema di controllo non possa giovare in caso di utilizzi smodati. Family Link rappresenta uno strumento utile, ma dev’essere affiancato da un dialogo aperto. Un passo importante è quello di affacciarsi per primi al mondo della tecnologia, comprendendolo a pieno, prima che i propri figli possano scoprirlo. In questo modo si potrà essere una guida utile per loro, insegnando il corretto utilizzo del mezzo e tutti i suoi pregi. Lasciarli soli a scoprire tutte le sfumature del web è il vero danno.

Family Link: come sbloccare uno smartphone

Vi sono dei precisi passaggi da seguire per chi volesse disabilitare del tutto il controllo di Family Link. Ecco quali sono:

  • aprire l’app sul dispositivo del minore;
  • accedere al menù principale, posto nella sezione in alto a sinistra, toccando il tasto digitale “Rimuovi account”;
  • confermare la richiesta di rimozione dell’account;
  • viene richiesta l’autorizzazione di un genitore, il che consiste nell’accesso a un account riferito a un soggetto maggiorenne.

È inoltre possibile ovviamente eliminare del tutto l’account creato per un minore. Ciò vuol dire cancellare al tempo stesso anche tutti i dati memorizzati durante il periodo di controllo di Family Link. Ecco i passaggi previsti dal sistema:

  • effettuare l’accesso, con account Google di un adulto, al seguente indirizzo: https://families.google.com/families;
  • è necessario cliccare sull’account Family Link generato per il minore;
  • nella sezione in alto è possibile individuare “Dati dell’account”, sul quale dover cliccare;
  • è possibile in quest’area richiedere la totale eliminazione dell’account Family Link, così come di tutti i dati connessi. Basterà selezionare “Elimina account e dati”;
  • si devono spuntare le ultime tre caselle comparse in pagina, cliccando infine su “Elimina account e dati”.

È necessario sapere come in nessun modo sarà possibile in seguito recuperare i dati del controllo effettuato in precedenza sul dispositivo connesso all’account di un minore. Google precisa come quelle informazioni siano state del tutto cancellate. Non vi è modo di recuperarle e, al tempo stesso, non si può ricreare un indirizzo e-mail già utilizzato in passato. Il tutto è da considerarsi del tutto perduto, sia l’account rimosso che l’indirizzo Gmail connesso. Quest’ultimo potrà ovviamente essere adoperato come normale account, gestendo ad esempio la posta elettronica. In nessun modo però potrà essere nuovamente ricollegato a Family Link.

I rischi di Family Link

Sul web si è scatenata una vera e propria guerra tra adulti e minori, ovvero tra genitori e figli. Le valutazioni di Family Link sul Play Store rendono alquanto chiaro il concetto. Molti giovani si lamentano dell’eccessivo controllo fornito ai genitori. Come in tutte le cose, è necessario avere equilibrio. Family Link dovrebbe fornire agli adulti la possibilità di imporre delle regole, non soltanto dentro le mura domestiche. I dispositivi tecnologici possono risultare dannosi e devono essere regolamentati da un adulto responsabile.

Sfruttare però la funzionalità GPS per “tracciare” i propri figli, seguendone ogni spostamento, non farà altro che farli allontanare, spingendo il genitore a sviluppare una vera e propria ossessione. Si teme che i propri figli diventino dipendenti dalla tecnologia o si ritrovino nei guai. Ci si può ritrovare però dipendenti dal controllo. Da grandi poteri derivano grandi responsabilità e Family Link ne è la prova.

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