Invasione di zanzare a Massa, in Toscana: cosa potrebbe averla causata?
Vagando come nuvole nere nel cielo, enormi sciami di zanzare hanno colpito la città toscana di Massa, destando la preoccupazione degli abitanti: che succede?
Le zanzare, in grado di pungere ripetutamente e lasciare pomfi molto pruriginosi, sembrano ormai diventate un vero e proprio problema in gran parte d’Italia. Con l’arrivo dell’estate, nugoli di questi fastidiosissimi insetti affollano città e campagne, provocando molti disagi. Ma quello che sta succedendo a Massa, in Toscana, è qualcosa di davvero inquietante: si tratta di un’invasione senza precedenti, le cui cause sono ancora sotto indagine.
Massa, l’invasione delle zanzare
Questo è il periodo di maggior diffusione per quanto riguarda le zanzare: il loro ciclo di riproduzione (per il quale le femmine hanno bisogno del nostro sangue) è attivo proprio in estate, quando le temperature si alzano e il clima diventa più umido. Ma ciò non spiega quello che è successo a Massa nei giorni scorsi, dal momento che la città toscana è stata letteralmente invasa dagli insetti. Enormi sciami, come minacciose nuvole nere, hanno iniziato a vagare sopra gli alberi, per poi scendere a terra e circondare aiuole, giardini, persone e automobili.
Una scena inquietante, quasi da film horror, è quella ripresa da un’utente che ha poi condiviso il video su Facebook: si vedono centinaia di zanzare volteggiare attorno alla sua auto, mentre la donna si trova ferma al lato della strada in una zona industriale situata a metà strada tra Aversa e Massa. Sono immagini che incutono un po’ di timore, soprattutto perché non hanno ancora trovato una spiegazione particolare. È chiaro che l’invasione ha uno stretto legame con il cambiamento climatico, che sta provocando un continuo e inarrestabile aumento delle temperature in tutto il mondo.
Il problema delle zanzare in Italia
Il riscaldamento globale è infatti un vero e proprio problema per quanto riguarda la diffusione di insetti nel nostro Paese, tra cui anche le zanzare. Gli esemplari femminili di queste ultime, durante la stagione estiva, si mettono alla ricerca di una “preda” umana per soddisfare la loro necessità di sangue – sono infatti insetti ematofagi, ovvero ne hanno bisogno per lo sviluppo delle uova e per la loro riproduzione. Tuttavia, a causa del cambiamento climatico, il periodo di proliferazione si è notevolmente allargato, tanto che lo scorso anno abbiamo avuto zanzare persino a Natale.
Perché tutto ciò rappresenta un problema? Quello principale, strettamente legato alle zanzare, riguarda la possibile trasmissione di malattie infettive all’uomo, quali la Dengue o la febbre gialla. In Italia, a rappresentare un pericolo è in particolar modo la zanzara tigre (Aedes albopictus), diffusa ormai da oltre 30 anni e in passato correlata ad alcune brevi epidemie – fortunatamente circoscritte senza gravi conseguenze. Si tratta di un rischio non particolarmente accentuato, come rivelano anche i numeri, tuttavia non bisogna sottovalutarlo.
Ma, più in generale, il caldo record dell’ultimo anno ha creato un grave squilibrio nella proliferazione di numerosi insetti, tra cui alcuni molto pericolosi per l’agricoltura. Le coltivazioni, già messe alla prova dall’alternarsi di periodi di siccità e di forti nubifragi, così come da un raccolto anticipato per via delle alte temperature, devono così affrontare una nuova minaccia: la presenza di insetti che, solitamente, si diffondono solamente in estate. Molte sono le zone d’Italia dove il problema è fortemente sentito, sia al nord che al sud.