SCIENZA

Sulla Luna c'è molto più ghiaccio di quanto pensassimo

C'è molto di più di quanto immaginiamo tra la polvere e la roccia lunare: secondo la NASA, sotto la superficie si nascondono enormi quantità di ghiaccio

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La presenza di ghiaccio sulla Luna è nota a tutti gli esperti e agli appassionati che ne studiano o si interessano alla sua geomorfologia e alla sua storia. Negli ultimi mesi, però, il Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) della NASA sta trasmettendo agli scienziati una serie di dati che non solo approfondiscono l’argomento, ma cambiano anche le ipotesi su quanta acqua allo stato solido si nasconda tra la polvere e le rocce lunari.

Le stime sono in rialzo e, se effettivamente si avesse una cifra cospicua e certa di ghiaccio, molte cose potrebbero cambiare: dalla storia dell’evoluzione del nostro satellite alla confermata presenza di attività microbica, passando per l’entità di risorse che potrebbero essere necessarie per le prossime spedizioni e per eventuali basi umane fra i crateri lunari.

La scoperta della NASA

A diffondere la convinzione (quasi una certezza) della quantità di ghiaccio presente in maggiore quantità sulla Luna è stata proprio la NASA, con un post pubblicato sul suo blog ufficiale accompagnato da una serie di dati altamente specifici. Secondo il team che guida e analizza le informazioni trasmesse dall’LRO, i depositi di ghiaccio nella polvere e nella roccia lunare (regolite) si trovano anche nelle regioni permanentemente in ombra del satellite.

Non solo: pare che ce ne siano di vasti anche vicino al Polo Sud lunare e che ci sia ghiaccio anche all’interno dei crateri Cabeus, Haworth, Shoemaker e Faustini. Per avere certezze, gli scienziati hanno usato lo strumento Lunar Exploration Neutron Detector (LEND) di LRO, che rileva i segni di depositi di ghiaccio misurando neutroni epitermici di energia moderata.

Una nuova mappa della superficie lunare

Come abbiamo detto all’inizio, la scoperta è importante perché modifica le nostre conoscenze sulla Luna, cambiandole in modo anche sostanziale. Per esempio, gli scienziati della NASA sono adesso in grado di realizzare una nuova mappa (anzi, più mappe) che identifica le caratteristiche della superficie e mostra dove è probabile trovare ghiaccio.

Gli studiosi hanno aggiunto, però, che per il momento non è possibile determinare con precisione il volume dei depositi né tanto meno capire se sono posizionati più o meno in profondità. In generale, secondo i dati e le ipotesi, il ghiaccio lunare dovrebbe trovarsi circa 3,3 metri sotto la superficie, ma per avere un’idea precisa andranno condotti ulteriori studi, perché per ovvie ragioni si possono riscontrare differenze sostanziali tra il lato illuminato e quello oscuro della luna.

Il ghiaccio lunare nelle prossime missioni

Sempre stando a quanto ipotizzano gli scienziati della NASA, il ghiaccio lunare potrebbe anche essere una risorsa preziosa per le future spedizioni lunari. L’acqua potrebbe essere utilizzata per proteggere gli astronauti dalle radiazioni e per supportarli in vari modi. Inoltre potrebbe essere scomposta nei suoi componenti di idrogeno e ossigeno per produrre carburante per razzi, energia e aria respirabile.

In particolare, a essere utilizzato in questo senso potrebbe essere il ghiaccio presente nel lato oscuro, perché la superficie mai illuminata può preservare le molecole di ghiaccio in modo molto più accurato, di conseguenza potrebbero esserci accumuli talmente tanto sostanziosi da poter essere facilmente estratti.

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