SCIENZA

Sembra una "macchia" irregolare nel cielo, ma porta su un'altra galassia

Una "macchia" irregolare a circa 30 milioni di anni luce dal nostro Pianeta: la nuova immagine catturata da Hubble ha dell'incredibile.

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Fonte: ESA/Hubble & NASA, J. Dalcanton, A. Filippenko; CC BY 4.0

Una nuova immagine straordinaria catturata dal telescopio spaziale Hubble ha mostrato qualcosa di unico: al centro c’è un grande punto luminoso con dei raggi lunghi e appuntiti che somiglia a una “macchia”, mentre sullo sfondo si staglia una formazione stellare dalle caratteristiche uniche. Si tratta della stella luminosa BD+17 2217, una “porta” verso la galassia irregolare Arp 263, che si trova a circa 25 milioni di anni luce dalla Terra nella Costellazione del Leone.

La nuova immagine di Hubble, una “porta” su un’altra galassia

L’immagine fornita dagli astronomi di Hubble è una delle più interessanti degli ultimi tempi. Già a un primo sguardo non può passare inosservata la grande stella luminosa che si staglia con i suoi lunghi raggi appuntiti – “due serie di picchi di diffrazione incrociati”, spiega l’ESA – e che domina l’intera inquadratura. Come anticipato, si tratta di BD+17 2217 e quanto siamo in grado di ammirare è il frutto di due diverse indagini di Hubble sulla galassia Arp 263.

Gli astronomi si sono serviti di due strumenti di terza generazione di Hubble. “La prima indagine è stata parte di uno sforzo per osservare i siti delle recenti supernove, come la supernova SN 2012A rilevata poco più di un decennio fa nella galassia Arp 263″, si legge nel comunicato dell’ESA (European Space Agency). Lo stesso specifica come il team di esperti abbia sfruttato le potenzialità della Wide Field Camera 3 (WFC3) di Hubble “per cercare resti persistenti della colossale esplosione stellare”.

“La seconda indagine – prosegue l’ESA – fa parte di una campagna che utilizza l’Advanced Camera for Surveys (ACS) di Hubble per visualizzare tutte le galassie particolari precedentemente non osservate nel catalogo Arp, tra cui la Arp 263, al fine di trovare soggetti promettenti da approfondire utilizzando il telescopio spaziale James Webb“.

È proprio dall’unione delle immagini catturate dai due strumenti che derivano i “picchi di diffrazione incrociati” visibili attorno alla stella: “L’interazione della luce con la struttura interna di Hubble significa che oggetti luminosi concentrati come le stelle sono circondati da quattro spuntoni importanti. – si legge nel comunicato ESA -. Poiché questa immagine di BD+17 2217 è stata creata utilizzando due serie di dati Hubble, i picchi di entrambe le immagini circondano questo fotobomber stellare. Gli spuntoni sono ad angolazioni diverse perché Hubble era a diversi orientamenti quando ha raccolto i due dataset”.

La galassia irregolare Arp 263

Quando parliamo di Arp 263, conosciuta anche come NGC 3239, ci riferiamo a una “galassia costellata da regioni di recente formazione stellare” e gli astronomi sono convinti che questo aspetto peculiare, che definiscono “irregolare” appunto, sia dovuto al fatto che derivi dalla fusione di due galassie originarie.

La galassia irregolare Arp 263, che si trova nella Costellazione del Leone a circa 25-27 milioni di anni luce di distanza dal nostro Pianeta, ha un diametro di circa 40.000 anni luce e fu scoperta per la prima volta il 21 marzo 1784 dall’astronomo britannico di origine tedesca William Herschel. La dicitura “Arp” in particolare si riferisce all’Atlante delle galassie peculiari redatto da Halton Arp e pubblicato nel 1960, in cui l’astronomo di fama mondiale ha catalogato ben 388 galassie insolite suddividendole in gruppi basati su criteri puramente morfologici. La Arp 263 in particolare appartiene al cosiddetto gruppo delle galassie a grappolo irregolare.

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