SCIENZA

È in corso una massiccia invasione di insetti in Corea: cosa sono le "lovebugs"

Grandi insetti in grado di muoversi in sciami molto numerosi, destando spesso fastidio: ecco cosa sono le "lovebugs" e perché stanno invadendo la Corea.

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Le chiamano anche “lovebugs”, ovvero “insetti dell’amore”, ma in realtà hanno un aspetto piuttosto inquietante e di sicuro non è piacevole ritrovarsele addosso, sugli abiti e persino sui capelli. Sono infatti degli artropodi dalle dimensioni abbastanza grandi, che si muovono in sciami numerosi e hanno una peculiare caratteristica riguardo l’accoppiamento (da cui deriva per l’appunto il loro nome). E in queste ultime settimane, in Corea si sta verificando una massiccia invasione. Scopriamo di che cosa si tratta.

Cosa sono le “lovebugs”

Gli “insetti dell’amore”, chiamati anche “lovebugs” (il cui nome scientifico è Plecia nearctica) appartengono alla famiglia delle mosche, diffuse prevalentemente nell’America Centrale e nel sud-est degli Stati Uniti – soprattutto lungo la costa del Golfo. Addirittura, in Florida sono così abbondanti che il periodo della loro maggior proliferazione è conosciuto come “stagione degli insetti dell’amore”. Ne esistono moltissime specie diverse, e ben 12 di queste sono originarie della Corea. Non sorprende dunque che nel Paese siano così diffuse, sebbene ora la situazione sembra essere preoccupante.

Ma scopriamo qualcosa di più su questi affascinanti insetti: il loro nome è dovuto ad una particolarità che si verifica durante il periodo dell’accoppiamento. Queste creature, infatti, si uniscono a formare un unico insetto ben più grande con due teste alle estremità opposte, posizione in cui riescono persino a volare – possono restare così anche per giorni interi, dopo aver fecondato le uova. Insieme, raggiungono facilmente una lunghezza pari ad almeno 1 cm e mezzo, per cui non passano certo inosservate. Considerando poi che si muovono in sciami molto numerosi, rappresentano spesso un vero e proprio disagio – soprattutto per strada.

Le “lovebugs” non sono affatto pericolose per la nostra incolumità, al contrario delle più famose cimici del letto, dal momento che non pungono, non mordono, non sono velenose e non trasmettono alcuna malattia. Anzi, hanno persino un grande valore dal punto di vista biologico, perché aiutano ad impollinare i fiori e, nella loro fase larvale, si cibano di foglie cadute a terra, agevolandone il processo di decomposizione. Il problema principale è che, una volta morte, i loro corpi assumono un pH molto acido: se colpiscono il parabrezza o la carrozzeria di un’auto, nel giro di poco tempo diventano difficilissime da rimuovere e possono persino intaccarne la vernice.

L’invasione in Corea

Nelle ultime settimane, in Corea si sta verificando una vera e propria invasione di “lovebugs”: si annidano nei giardini e nei parchi pubblici, ricoprendo panchine, fontane e muretti, ma si trovano anche nelle case e negli edifici in generale, perché riescono ad infilarsi in qualsiasi pertugio (persino superando le zanzariere). Gli scienziati del National Institute of Biological Resources è attualmente impegnato in analisi genetiche per determinare se questi artropodi così diffusi a Seoul e nelle altre città coreane sono autoctone oppure rappresentano una specie invasiva.

Di certo, ricordano gli esperti, non rappresentano un pericolo per la salute. Tuttavia, non è piacevole avere un’invasione di questi insetti: molti cittadini di Seoul si sono lamentati della loro presenza in casa, in ufficio e persino negli asili dei loro bambini, dove si preoccupano per la pelle sensibile dei più piccoli. Inoltre, anche stare all’aperto è diventato difficile. Le “lovebugs”, nel loro sciamare in gruppo, non fanno certo attenzione a non scontrarsi con gli uomini, infilandosi nei loro abiti e nei loro capelli. La situazione, insomma, si fa seria.

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