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Mediaset ha iniziato i test DVB-I: cosa cambia

Mediaset ha avviato la trasmissione dei primi canali in standard DVB-I, cioè via Internet, all'interno di un "market trial" in collaborazione con Vestel

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E’ iniziato l’attesissimo “Market Trial” del DVB-I, che vede la collaborazione tra Mediaset e Vestel Elektronik, in particolare con il suo brand Telefunken. Annunciato a metà settembre 2023, il test è iniziato da alcuni giorni con l’avvio delle trasmissioni di quattro canali Mediaset in DVB-I con risoluzione 1080p: Canale 5, Italia 1, Retequattro e 20), rispettivamente ai canali 505, 506, 504, 520.

Che cos’è il DVB-I

Il protocollo DVB-I, acronimo di Digital Video Broadcast – Internet, permette la diffusione del segnale audio-video delle emittenti televisive mediante la rete Internet, seguendo un approccio analogo a quello già implementato dalle varie applicazioni di streaming come Netflix, Prime Video, Disney+, Raiplay e Mediaset Infinity.

La tecnologia DVB-I presenta somiglianze con quella HbbTV, uno standard “ibrido” che consente agli spettatori dotati di televisori connessi a Internet di accedere a contenuti aggiuntivi on demand.

A differenza dello streaming convenzionale, il DVB-I non richiede l’installazione di alcuna applicazione. Contrariamente all’HbbTV, non è necessario usare alcun pulsante per accedere ai contenuti e, soprattutto, con il DVB-I vengono trasmessi programmi in diretta.

Il protocollo DVB-I risulta completamente trasparente per l’utente, che continua a navigare tra i canali come consuetudine, visualizzandone alcuni trasmessi via etere (utilizzando onde radio secondo il protocollo DVB-T tradizionale) e altri veicolati attraverso la connessione Internet domestica.

Le emittenti conservano gli stessi numeri di canale definiti dal sistema LCN (Logical Channel Numbering), cioè dal Ministero dello Sviluppo Economico, ma possono optare per la trasmissione via Internet o via radio. Questa flessibilità si rivela particolarmente vantaggiosa nelle aree caratterizzate da problemi di ricezione del segnale radio, ma coperte da una buona connessione Internet.

Infine, un notevole vantaggio del DVB-I consiste nella sua scalabilità nel tempo, in parallelo con l’aumento della larghezza di banda delle reti. Virtualmente, infatti, non esistono limiti alla qualità e quantità di canali trasmissibili via Internet, a differenza di quanto avviene con la tecnologia DVB-T2, che è vincolata alle rigide assegnazioni di bande di frequenza stabilite dal Ministero dello Sviluppo Economico.

DVB-I: il test italiano

Il Market Trial di Telefunken e Mediaset è aperto alla partecipazione di altri produttori di TV e di altre emittenti italiane. Al momento è possibile provare il nuovo standard solo su alcuni Smart TV prodotti da Vestel, dotati di sistema operativo proprietario, che sono stati aggiornati via OTA o lo saranno a breve nelle prossime settimane.

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