SCIENZA

Stanno morendo tanti salmoni argentati, ma perché?

Delle microparticelle di gomma rilasciate dagli pneumatici delle auto hanno causato la moria dei salmoni argentati nei pressi di Seattle, disperdendosi nelle acque. Scatta l'allarme.

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Gli scienziati hanno registrato una moria dei salmoni argentati davvero preoccupante, specialmente negli Stati Uniti, vicino a Seattle.

La causa della morte dei pesci, talvolta quasi istantanea, è stata individuata in un elemento inaspettato, che ora rappresenta una nuova sfida alla salvaguardia degli ecosistemi: di cosa si tratta?

Le cause della moria di salmoni

Negli ultimi decenni, un fenomeno inquietante ha interessato i salmoni argentati (Coho) che popolano i corsi d’acqua urbani del Pacifico nord-occidentale, soprattutto intorno a Seattle. Questi pesci, fondamentali per l’ecosistema, mostravano strani sintomi: nuotavano in modo disordinato, come se fossero intossicati, per poi morire poche ore dopo, spesso prima di riuscire a deporre le uova. Per lungo tempo, la causa delle morti rimase un mistero, ma la ricerca scientifica ha finalmente svelato il colpevole: una sostanza chimica legata alle particelle di gomma degli pneumatici.

Il declino della popolazione di salmoni argentati ha allarmato biologi, chimici ambientali e scienziati di diverse discipline, consapevoli che l’estinzione della specie avrebbe gravi ripercussioni sull’intero ecosistema fluviale.

Esclusi i sospetti più ovvi come temperature elevate, carenza di ossigeno o contaminanti noti, l’indagine si è concentrata sul traffico urbano e, più precisamente, sul dilavamento stradale causato dalla pioggia. È stato così che un mix complesso di sostanze chimiche, rilasciate dai veicoli, si è accumulato nelle acque urbane rivelandosi letale per i salmoni.

Dopo anni di studi, un team di scienziati dell’Università di Washington ha individuato il principale indiziato: il 6PPD, un additivo utilizzato negli pneumatici per aumentarne la durata. Questo composto chimico, essenziale per proteggere le gomme dall’ozono e dall’usura, reagisce con l’ambiente formando un prodotto secondario, il 6PPD-quinone. Tale sostanza, altamente tossica, si dissolve nell’acqua piovana e raggiunge i torrenti dove vive il salmone Coho. La scoperta ha fatto scalpore: la tossicità di queste particelle di gomma non era solo cronica, ma poteva causare la morte dei pesci in poche ore.

Inquinamento da pneumatici: come salvare i salmoni?

La portata del problema è enorme. Ogni anno, miliardi di pneumatici vengono prodotti, utilizzati e smaltiti, contribuendo a una massiccia dispersione di microplastiche e altre sostanze chimiche nell’ambiente. Le particelle di pneumatico, staccandosi durante la guida, si accumulano nelle acque urbane e nei terreni, influenzando negativamente la salute degli ecosistemi. Inoltre, mentre le emissioni dai tubi di scarico sono state ridotte con regolamentazioni più rigide, quelle derivanti dall’usura degli pneumatici rappresentano una nuova sfida. Studi recenti hanno dimostrato che le particelle rilasciate dagli pneumatici possono superare in quantità quelle emesse dai gas di scarico, rendendo il problema ancora più rilevante.

L’avvento dei veicoli elettrici ha aggiunto una nuova variabile a questa equazione. Sebbene siano meno inquinanti in termini di emissioni di carbonio, si dimostrano generalmente più pesanti dei tradizionali a combustione interna. Questo peso aggiuntivo aumenta l’usura degli pneumatici e, di conseguenza, la quantità di particelle rilasciate. Tuttavia, la presenza di tecnologie come la frenata rigenerativa, che riduce l’uso dei freni convenzionali, potrebbe mitigare il problema.

La soluzione al problema delle emissioni degli pneumatici richiede un approccio integrato. I ricercatori suggeriscono di sviluppare gomme con composti chimici meno tossici e di progettare strade in grado di ridurne l’usura. Anche interventi mirati, come l’uso di filtri per il drenaggio delle acque e il miglioramento della gestione dei detriti stradali, potrebbero contribuire a proteggere gli ecosistemi acquatici. Inoltre, abitudini di guida più responsabili, come una riduzione delle accelerazioni brusche, possono fare una differenza significativa.

Alcuni laboratori stanno persino sperimentando dispositivi innovativi per raccogliere le particelle di pneumatico direttamente dai veicoli. Una tecnologia sviluppata in Corea, ad esempio, funziona come una sorta di aspirapolvere integrato che cattura le particelle prima che si disperdano nell’ambiente. Anche se queste soluzioni sono ancora in fase di sviluppo, offrono una speranza per ridurre l’impatto di uno dei principali inquinanti non regolamentati.

In un mondo sempre più orientato verso la sostenibilità, l’inquinamento da pneumatici rappresenta una nuova frontiera nella lotta contro i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità. La storia dei salmoni Coho ci ricorda che ogni aspetto delle nostre attività quotidiane ha conseguenze a lungo termine sull’ambiente. Comprendere e affrontare queste sfide è fondamentale per proteggere non solo una specie basilare come il salmone argentato, ma l’intero equilibrio ecologico.

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