SCIENZA

Mosche "zombie", qualcosa le sta trasformando: dobbiamo preoccuparci?

C'è qualcosa che sta trasformando le mosche in zombie, costringendole ad avere degli strani comportamenti. Ma che rischi ci sono per gli esseri umani?

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Fonte: 123rf

La natura riserva sempre delle sorprese e, parliamoci chiaro, non tutte sono meravigliose o positive. Per esempio, c’è qualcosa che sta letteralmente creando delle mosche zombie, facendo sì che questi insetti diventino dei veri e propri morti viventi che, per di più, riescono anche a riprodursi.

Ed è proprio questa, probabilmente, la minaccia più grande: ciò che sta trasformando le mosche in zombie sente la necessità di proliferare e creare nuovi insetti ospiti, che vengono lentamente divorati dall’interno. Ma andiamo per ordine e scopriamo che cosa sta succedendo.

Mosche zombie: cosa causa la trasformazione?

A rilevare quanto stava accadendo agli insetti è stato il professor Henrik H. De Fine Licht, responsabile del Dipartimento di Scienze Ambientali e Vegetali dell’Università di Copenaghen. Analizzando il comportamento delle mosche domestiche, De Fine Licht si è accorto che sempre più femmine della specie iniziavano a paralizzarsi e a morire, senza però che le funzioni vitali cessassero del tutto e, soprattutto, senza che i maschi della specie rilevassero il decesso.

Il professore ha dunque coinvolto diversi esperti nell’analisi di quanto stava accadendo. Dopo diversi mesi, il team ha realizzato che a causare la trasformazione in zombie delle mosche è un fungo noto come Entomophthora Muscae, che si comporta proprio come un parassita colonizzando il corpo degli insetti e prendendone il pieno possesso, per poi azionarsi in modo tale da garantire la sua stessa esistenza e riproduzione.

Come nasce una mosca zombie?

Ma come fa l’Entomophthora Muscae a trasformare le mosche in zombie? Partiamo da due presupposti: uno, il suo nome si traduce in distruttore di insetti cosa che dà un’idea di quanto il meccanismo sia intelligente e letale e due, prende possesso solo delle femmine della specie. L’Entomophthora Muscae produce una sorta di attrattore chimico per le mosche femmina, che le porta a posarsi su punti dove prospera.

Una volta poggiate, le mosche femmina suggono il fungo, che le infetta. L’infezione si diffonde rapidamente per mezzo di spore (il processo si chiama sporulazione) che gonfiano l’intero corpo dell’ospite e invadono il suo sistema nervoso. A questo punto, la mosca continuerà in qualche modo a muoversi nonostante, all’interno, il fungo la stia letteralmente divorando. Esattamente come gli zombie dei film, l’insetto camminerà lentamente e continuerà, anche se ormai non è altro che un guscio colonizzato dal parassita.

Non è tutto qui, però, perché l ‘Entomophthora Muscae fa anche crescere sul corpo della mosca una serie di minuscoli (quasi invisibili) steli. Questi steli hanno il compito più insidioso: pressurizzare le spore verso l’esterno coniugandosi con i feromoni della mosca femmina morta, per attrarre i maschi e continuare a colonizzare la specie.

La riproduzione delle mosche zombie

Il fungo, a questo punto, si riproduce. Come? Attraendo appunto il maschio che si accoppia con la mosca zombie, trovandola irresistibile. Una volta portato avanti l’accoppiamento non solo il maschio risulterà a sua volta infetto, ma le larve derivate dall’accoppiamento nasceranno già ricche di spore fungine, cosa che permette alla firma chimica dell’Entomophthora Muscae di continuare a diffondersi, in maniera rapida e spietata.

Attualmente, il comportamrnto dell’Entomophthora Muscae è sotto controllo: una volta identificato il fungo, gli scienziati stanno già analizzando l’incidenza di questo parassita a livello globale. Non sembra, per altro, che esistano varianti che possano colpire l’uomo. Di certo, comunque, è impressionante.

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