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Cicale "zombi": cosa sappiamo del fungo che le sta trasformando e quanto è pericoloso

Un'invasione di cicale "zombi" negli Stati Uniti: tutta colpa di un fungo che trasforma questi insetti, spingendoli a comportamenti davvero assurdi.

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Fungo trasforma le cicale in zombi Fonte foto: 123RF

Invasione di cicale che si trasformano in “zombi” negli Stati Uniti. Avrete certamente letto la notizia diffusa con toni piuttosto allarmanti da qualche giorno a questa parte. Era cosa nota l’invasione in sé (si verifica ogni 221 anni). Quel che è interessante, di fatto, è il processo che porta questi insetti a subire una trasformazione a dir poco bizzarra: tutta colpa di un fungo che non solo si impossessa letteralmente del loro corpo, ma al contempo produce una sorta di anfetamina dall’azione iper-stimolante.

Il fungo che trasforma le cicale in “zombi”

Il responsabile di questa assurda trasformazione è la Massospora cicadina, un fungo che è stato individuato da qualche tempo e del quale si studiano comportamento ed effetti almeno da prima del 2019. Non è difficile capire se si sia impossessato o meno di una cicala: basta osservare la parte posteriore dell’insetto, dove forma una “goccia di gomma bianca e gessosa”, come ha spiegato Matt Kasson, professore di patologia forestale e micologia alla West Virginia University e autore dell’ultimo studio sulla Massospora cicadina.

Parliamo di un fungo unico nel suo genere che effettua la “trasmissione dall’ospite attivo” – spiega sempre Kasson – quindi mantiene la cicala in vita consentendole anche di volare nonostante un terzo del suo corpo sia stato letteralmente sostituito da tessuto fungino. Kasson definisce questo fungo un “burattinaio che tira i fili dell’ignaro ospite”. In definitiva la Massospora cicadina “mantiene attivo l’ospite nel tentativo di accoppiarsi per diffondere le spore”.

Gli assurdi effetti della Massospora cicadina

Appurata l’aggressività del fungo, perché si dice che trasformi le cicale in “zombi”? Innanzitutto si parla di ipersessualità, primo tra gli “effetti collaterali” studiati (a spiegarlo è proprio Kasson nella sua ricerca) e anche ben visibili. Le cicale diventano ipersessuali modificando drasticamente il loro comportamento: mentre in genere i maschi emettono un forte suono come richiamo per l’accoppiamento, attirando così le femmine che rispondono agitando le ali, i maschi infetti diventano talmente “affamati di sesso” al punto da fingersi femmine per accoppiarsi con altri maschi.

Questo comportamento non è semplicemente bizzarro, come si potrebbe pensare, ma anche rischioso. I vari tentativi (falliti) di riprodursi non fanno altro che diffondere ancor più rapidamente il fungo: rompendosi il tappo fungino che si forma nella zona genitale, si liberano spore che si spandono da insetto a insetto.

Lo studio della Massospora cicadina ha individuato un’altra strana “coincidenza”. A spiegarlo è sempre Kasson: “Si scopre che il fungo produce uno stimolante chiamato catinone“, ovvero un tipo di anfetamina, in quattro popolazioni di cicale infette mentre in alcuni insetti è stato trovato un allucinogeno, la psilocibina. Ecco perché si parla di “zombi”: le cicale sono letteralmente sotto l’effetto di allucinogeni.

Al momento non si sa esattamente quanto si sia diffuso il fungo in questione, né quante cicale ne verranno colpite. Si stima che l’incidenza complessiva sia inferiore al 5%, ma in alcune zone degli USA è certamente maggiore. “Abbiamo riscontrato alcune aree in cui raggiunge il 20-30%. Con il cambiamento climatico e la frammentazione del paesaggio, tutte queste cose cumulativamente potrebbero far pendere l’ago della bilancia contro le cicale e avere un impatto reale su una covata specifica”, ha scritto Kasson.

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