Pluto TV, al via oggi la nuova piattaforma gratis
La nuova piattaforma di streaming Pluto TV è completamente diversa da tutte le altre: non serve registrarsi, non si paga per vedere film e serie TV
Come promesso a fine settembre, è arrivata anche in Italia Pluto TV, la nuova TV in streaming gratuita di ViacomCBS (MTV, Comedy Central, Nickelodeon, Paramount Network). Si tratta della controparte free dell’offerta a pagamento di Paramount+, anch’essa in arrivo nel nostro Paese.
Le sezioni disponibili, con diversi canali al loro interno, sono 8: Film, Serie, Crime, Intrattenimento, Musica, Sport, Bambini e Documentari. Si tratta di contenuti sia in italiano, la maggior parte, che in inglese senza sottotitoli. Le modalità di fruizione di Pluto TV sono due: lineare, cioè in diretta, e on demand, simile a tante altre piattaforme di streaming. In ogni caso, però, tutti i contenuti sono gratis: ci sono, infatti, le pubblicità. Pluto promette un massimo di quattro spot ogni ora, ma mai all’avvio. Molto interessante la gestione della privacy, che merita un approfondimento a parte.
Pluto TV: dove vederla
Pluto TV è stata lanciata questa mattina, ma le app non sono state immediatamente disponibili: c’è voluta qualche ora. Al momento è possibile scaricare l’app di Pluto TV per Android, iOS, Chromecast (anche Chromecast con Google TV) e Android TV, Amazon Fire Stick.
L’app si chiama sempre “Pluto TV – Film & Serie TV” e non è ancora stabilissima su tutte le piattaforme. Purtroppo, sul sito ufficiale di Pluto TV, le informazioni pubblicate sono veramente pochissime: anche il sito di supporto è appena abbozzato.
Insomma, si ha tutta l’impressione che il servizio sia stato lanciato in “beta“, ma è gratuito quindi nessuno si arrabbierà più di tanto per questo.
Pluto TV: il modello di business
Pluto TV è una piattaforma molto diversa da tutte le altre: non serve neanche la registrazione per usarla, basta collegarsi al sito o scaricare una delle app per guardare i contenuti.
Tuttavia, l’app raccoglie alcuni dati sulle visioni dell’utente e le usa per somministrare gli spot pubblicitari. Il modello di business, quindi, è un mix tra passato e futuro: la vecchia pubblicità in mezzo ai film, ma personalizzata come su Internet.
In ogni caso, c’è l’opzione per chiedere all’azienda di non vendere i dati di visualizzazione raccolti. Insomma, si tratta di un esperimento molto interessante, vedremo quanto sarà apprezzato in Italia dove i telespettatori sono molto focalizzati sul digitale terrestre per vedere i contenuti gratuiti.