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Quanti dati consumano i servizi di streaming audio e video online

I servizi di streaming audio e video comportano un consumo di dati che può essere molto elevato, ecco quanto consumano questi servizi

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Fonte: Diego Cervo / Shutterstock.com

Lo streaming audio e video comporta un consumo di dati che può essere molto elevato, soprattutto in caso di utilizzo prolungato. Ogni servizio di streaming, però, presenta caratteristiche ben precise che vanno ad influenzare il traffico dati da consumare per l’utilizzo.

Per gli utenti, soprattutto per chi utilizza una connessione dati, è importante avere un’idea dei consumi dei servizi di streaming audio e video in modo da evitare l’azzeramento dei Giga mensili disponibili. In particolare, è importante fare attenzione al consumo causato dai video.

Ecco tutto quello che c’è da sapere sul consumo di dati causato dall’utilizzo dei servizi di streaming audio e video.

Streaming audio

Il consumo dei dati dipende, ovviamente, dalla qualità audio del contenuto in streaming. Si capisce, quindi, che più è bassa la qualità e meno traffico dati si consuma. Detto ciò, cerchiamo di capire, fornendo anche dei numeri, quanto un singolo brano, a seconda dello standard, può consumare.

In media, ascoltare una canzone su Internet in low quality (qualità bassa) consuma appena 0.72 MB per minuto. Calcolatrice alla mano, significa 43.2 Megabyte ogni ora. Questo perché lo standard richiede 96 kbps (kilobit per secondo).

Se invece scegliete la normal quality (qualità normale), dovete sapere che lo standard consuma in streaming 160 kilobit al secondo. Dunque, in un minuto un contenuto audio ci poterebbe via 1.20 MB. Megabyte che diventerebbero 72 se moltiplicati per 60 minuti.

E quanto consuma la qualità alta? Tanto, naturalmente. Per essere precisi 320 kbps, che in un minuto sono, in media, 2.40 MB e in un’ora 144 MB. Bisogna sottolineare, in ogni caso, che ogni servizio di streaming può adottare accorgimenti specifici per ridurre il consumo senza perdita di qualità dell’audio.

I dati sul consumo, quindi, possono variare, anche in modo significativo, in base al servizio di streaming utilizzato. Per evitare di consumare dati è possibile affidarsi ad app per ascoltare musica offline che consentono di scaricare sul proprio dispositivo la musica (utilizzando una rete Wi-Fi) da ascoltare successivamente.

Streaming video

Andiamo al vero “usurpatore” di traffico internet: il famelico streaming video. Se amate guardare Netflix o un altro servizio di streaming video usando la connessione dati è necessario fare attenzione, soprattutto quando la risoluzione delle immagini aumenta.

Prendendo come riferimento Netflix, un contenuto con qualità bassa (240p– 320p) ci prosciugherà circa 300 MB ogni ora. Alzando lo standard (480p) e passando alla definizione SD (standard definition) il consumo di traffico sale, arrivando a 700 MB ogni 60 minuti.

Se, invece, vogliamo guardare un video in high quality l’esaurimento del traffico dati dipenderà dalla definizione. Un video in definizione standard consuma fino a 1 GB all’ora mentre in 4K si arriva a consumare fino a 7 GB all’ora.

In genere, la qualità video si adegua alla connessione, anche se ogni servizio di streaming presenta le sue caratteristiche. Con un abbonamento a Netflix, infatti, è necessario aver attivato il piano con 4K incluso per massimizzare la qualità del video (e quindi il consumo di dati).

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