SCIENZA

Fonti energetiche rinnovabili, i Comuni in Italia più "virtuosi" e con più installazioni nuove

Qual è la situazione rinnovabili in Italia? Ecco i Comuni virtuosi con il maggior numero di installazioni ma anche i dati preoccupanti

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Legambiente fornisce una vera e propria fotografia della situazione rinnovabili in Italia. Lo fa anno dopo anno e ha da poco pubblicato il rapporto Comuni Rinnovabili 2024. Dopo ben 12 anni si sottolinea come nel nostro Paese il fronte delle energie rinnovabili sia tornato a crescere. Una splendida notizia, con 5,79 GW di nuove installazioni avvenute lo scorso anno. Ciò però non basta ancora per potersi dire soddisfatti in vista di quelli che sono gli obiettivi dell’Unione europea per il 2030 (quelli intermedi nel percorso che dovrebbe portare a emissioni zero entro il 2050).

Fonti rinnovabili in Italia

Due gli step per la decarbonizzazione nell’Unione europea e, dunque, anche in Italia. Le tappe segnate sono 2030 e 2050. Con ciò ben chiaro in mente, viene da chiedersi come stia il nostro Paese sotto questo aspetto.

Come detto, si è registrata una crescita dopo ben 12 anni. Il Rapporto Comuni Rinnovabili 2024 ha evidenziato un +4,2 GW rispetto al 2012 e un +2,6 GW rispetto al 2022. In questo ambito l’elemento che fa da traino è senza ombra di dubbio il solare fotovoltaico, con 5,23 GW di nuova potenza installata. A seguire troviamo l’eolico in questa classifica importantissima per il nostro futuro. In questo caso però il ritmo di crescita è nettamente inferiore. L’incremento di potenza si attesta infatti appena intorno a 487 MW.

L’Italia deve dunque fare di più ma, al tempo stesso, sembra davvero aver intrapreso la giusta strada. I 5,79 GW di nuove installazioni rappresentano un’ottima notizia, certo, ma il 2030 non è poi così distante e occorre un’accelerazione netta.

Stando a quella che è la media installazioni degli ultimi 3 anni, infatti, Legambiente sottolinea come il nostro Paese riuscirà a soddisfare la quota di 90 GW di potenza rinnovabile installata, con il 100% degli obiettivi Ue completati, con un netto ritardo. Parliamo nello specifico di ben 16 anni di ritardo, ovvero il 2046.

Rinnovabili, i Comuni più virtuosi

Seppur in percentuali differenti, in quasi tutti i Comuni italiani le rinnovabili hanno finalmente fatto capolino. Numeri alla mano, si parla di 7,891 amministrazioni comunali su un totale di 7.896. Da Nord a Sud, dunque, tutt’Italia ha fatto almeno un passo in questa direzione.

Nel 2023 il solare fotovoltaico è stato scelto da +560 comuni rispetto al 2022. Ciò ha portato la potenza complessiva a 30,2 GW di potenza totale. Una crescita notevole, di più di 5 GW in appena un anno, generata soprattutto dall’unione delle installazioni di numerosi piccoli impianti.

Tra le grandi città si distingue Roma con 4.890 impianti solari e 32,05 MW di potenza installata. Segue Padova con 1.918 impianti e 15,03 MW, e ancora Ravenna con 1.519 impianti e 11,07 MW. Non si tratta delle città più virtuose in assoluto, sia chiaro, bensì di quelle che nel 2023 hanno sostenuto le maggiori realizzazioni su questo fronte.

Come già detto, l’eolico fa più fatica. È distribuito in 1.043 Comuni ed è in grado di soddisfare il 7,6% del fabbisogno energetico elettrico del Paese. Nel 2023 si è provveduto a installare 101 nuovi impianti, coinvolgendo 61 Comuni tra Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna. Migliorano anche i dati dell’idroelettrico: 1.971 Comuni coinvolti, ovvero +398 rispetto al 2022. Lieve crescita infine per gli impianti a biomassa, con +29 Comuni rispetto al 2022, per un totale di 1680.

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