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La scoperta: il fotovoltaico "blocca" il 5G

Secondo uno studio fatto da ENEA c’è una relazione tra i pannelli solari e la rete veloce 5G e questo legame potrebbe aiutare nello sviluppo di nuove tecnologie

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5g record velocità Fonte foto: Shutterstock.com

Secondo uno studio condotto da ENEA (l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) c’è un rapporto tra i pannelli fotovoltaici installati sui tetti delle abitazioni e la rete veloce 5G.

I dati sono stati presentati ufficialmente nel corso della 2° Conferenza Internazionale su Energia, Ambiente e Transizione Digitale e, naturalmente, aprono anche a degli scenari inediti, che potrebbero essere utilizzati per agevolare la diffusione della rete 5G e, in un futuro prossimo, di quella 6G.

ENEA, il rapporto tra 5G e fotovoltaico

Stando alle dichiarazioni di Girolamo Di Francia, il responsabile del Laboratorio ENEA di Sviluppo applicazioni digitali fotovoltaiche e sensoristiche di Napoli, i pannelli fotovoltaici riescono a schermare le onde del 5G.

Il perché di tale scoperta è semplice: questa particolare tipologia di onde elettromagnetiche risente molto di eventuali ostacoli posti sul proprio cammino. Posizionare un pannello solare sul tetto, dunque, riuscirebbe a ridurre l’inquinamento elettromagnetico senza troppi sforzi.

In questo senso, occorre tenere presente che le reti telefoniche di nuova generazione producono onde che possono arrivare anche a diversi GHz, un problema per la salute e ovviamente per lo sviluppo di nuove tecnologie che potrebbero essere influenzate negativamente da questi fattori.

Ma elaborando una strategia congiunta che possa consentire la coesistenza tra i pannelli e le onde elettromagnetiche, si potrebbe da una parte agevolare una diffusione sempre più capillare del 5G e dall’altra far crescere la copertura di impianti fotovoltaici a uso domestico sui tetti delle abitazioni.

Allo stesso tempo, però, la cosa si potrebbe riflettere sulla qualità del segnale che potrebbe essere meno potente. Dati ancora tutti da analizzare ma che, già da ora, richiedono agli esperti ulteriori accortezze in fase di progettazione delle future infrastrutture.

5G e fotovoltaico, risvolti futuri

In previsione di un incremento del numero di impianti fotovoltaici sugli edifici, è importante approfondire gli studi per individuare le modalità di interazione tra fotovoltaico e trasmissione mobile e definire come i due ambienti possano lavorare a supporto l’uno dell’altro.”

Con queste parole Girolamo Di Francia ha tracciato una prima rotta verso cui riorientare i lavori sulla diffusione della rete 5G (e le future ricerche sul 6G), ponendo proprio l’accento sull’importanza di elaborare un piano di crescita che tenga in considerazione sia l’una che l’altra tecnologia.

È chiaro, dunque, che tali indicazioni potrebbero essere cruciali per la diffusione della rete veloce e, ovviamente, per lo sviluppo della tecnologia 6G a cui gli scienziati di tutto il mondo stanno già lavorando.

Ma a fronte della crescente preoccupazione dei cittadini e del proliferare di antenne sempre più potenti, è altrettanto chiaro il bisogno di uno studio programmatico orientato anche verso la tutela delle persone che, sentendosi “protette” dagli impianti fotovoltaici, potrebbero accettare più di buon grado la rete veloce.

Il risultato, ottimisticamente parlando, sarà da una parte lo sviluppo di una rete efficiente e sicura e, dall’altro, la crescita di impianti di produzione di energia sostenibile, nel tentativo di costruire un futuro iperconnesso e allo stesso tempo ecologico.