SCIENZA

Il rover Curiosity scatta un primo piano di un minuscolo "fiore minerale" su Marte

Marte riserva sempre sorprese, come ad esempio il fiore minerale che il rover Curiosity ha immortalato in uno scatto molto particolare

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Fonte: NASA/JPL-Caltech/MSSS

I fiori non sono del tutto terreni. La scrittrice Emily Dickinson ne era convinta e ora la sua constatazione ha una conferma importante: il rover Curiosity della NASA si è avvicinato ed ha immortalato un fiore minerale su Marte, una scoperta che sta facendo inevitabilmente il giro del mondo. Si intuisce come non sia una pianta dai colori e odori inconfondibili, ma appunto un deposito minerale che somiglia incredibilmente a un fiore, per altro molto elegante e raffinato. Qualche numero può far capire meglio che cosa è stato notato sul pianeta rosso: la roccia ramificata è larga appena un centimetro e ha una somiglianza incredibile con coralli e spugne marine.

Oltre allo stupore, la NASA ha aggiunto dei particolari che rendono l’avvistamento di Curiosity un po’ meno romantico. Il fiore minerale sembra un organismo vivente, però purtroppo non lo è e anzi sarebbe addirittura uno spettacolo molto comune sulla superficie marziana. La foto è stata scattata lo scorso 25 febbraio e il luogo esatto in cui il deposito roccioso si trova è Aeolis Mons, all’interno del cratere Gale, esaminato dal rover fin dal suo arrivo dieci anni fa. Per ottenere l’immagine che ha fatto rimanere a bocca aperta scienziati e non, è stato necessario comporre una sorta di collage, con più scatti e primi piani.

Precipitazioni di acqua

Fondamentale per la risoluzione della foto del fiore minerale è stata la lente di ingrandimento, utile per mostrare dettagli che a occhio nudo sarebbe impossibile scrutare. La roccia è stata ribattezzata Blackthorn Salt, letteralmente “Sale di Blackthorn”, ed è formata da una serie di minerali che si sono formati a causa di antiche precipitazioni di acqua, mescolata con la superficie di Marte. Non è la prima volta che Curiosity si imbatte in qualcosa del genere. Nel cratere che l’ha “accolto” dal 2012, infatti, poteva essere presente un lago in un periodo lontanissimo dai giorni nostri.

Gli altri fiori minerali avvistati

Già nel 2015 un fiore minerale dopo l’altro era stato rinvenuto nella stessa zona del pianeta, mentre nel 2019 c’è stato un avvistamento identico in un altro cratere, Murray. L’importanza di questi fiori non è affatto trascurabile. Il cosiddetto Sale di Blackthorn serve a capire meglio quale potrebbe essere stato il momento in cui l’acqua è scomparsa da Marte, dunque come l’ambiente potesse essere ospitale per la vita un tempo. Il cratere Gale potrebbe riservare altre sorprese in futuro. Si tratta di un luogo marziano che sorge a sud della pianura Elysium Planitia: ha un diametro di circa 154 chilometri e dovrebbe risalire a 3,6 miliardi di anni fa.

Il nome del cratere si deve a un astronomo dilettante dell’800, tale Walter Frederick Gale che per primo ha descritto questa zona del pianeta rosso. All’interno è presente il già citato rilievo Aeolis Mons, oltre a una depressione che somiglia molto a un mare. Il sito in cui poi è apparso di recente lo stupefacente fiore minerale è stato scelto dalla NASA perché l’acqua presente su Marte in un’epoca antichissima avrebbe riempito la cavità, anche se in modo parziale, rilasciando una serie di importanti sedimenti prima di inaridirsi per sempre.

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