SCIENZA

Scoperta una nuova, stranissima, specie che vive in mare

Una specie dalle strane abitudini è stata trovata al largo del Giappone: non solo vive solo su un granchio, ma fa sì che il suo guscio cresca e diventi più ospitale per la sua permanenza

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Quante sorprese ci riserva e ci riserverà, ancora, il nostro mondo? Stando alle recenti scoperte, non esiste una risposta: di giorno in giorno sembra che qualcosa di straordinario venga alla luce e l’ultima stranissima specie che vive in mare ne è una dimostrazione. Sì, è proprio così: nelle profondità marine c’è qualcosa di nuovo e insolito che ha attirato l’attenzione degli scienziati e che, dopo minuziose osservazioni, è stato classificato come qualcosa di mai visto prima.

Nello specifico si tratta di un’anemone, un animale senza scheletro che siamo abituati a vedere sia in acque profonde che non. Il suo nome è Stylobates Calcifer ed è stato trovato nel mare di Kumano, al largo della costa sud-orientale del Giappone.

Una scoperta casuale

Ma come è stato possibile rintracciare e scoprire questa nuova specie? In realtà (come spesso capita nella scienza) è stato anche un colpo di fortuna. Lo scienziato Akihiro Yoshikawa, professore di biologia marina all’Università di Kagoshima, aveva deciso insieme al suo team di svolgere una ricerca sui granchi e i paguri del mare di Kumano. Nel sollevare le reti per raccogliere proprio alcuni di questi animali, Yoshikawa ha individuato gli anemoni.

A prima vista non c’era niente di strano poi però, guardando meglio granchi e paguri, Yoshikawa ha notato che su ognuno di loro si trovava un anemone. La posizione era tutto fuorché casuale: sembrava quasi un rapporto simbiotico o di parassitismo, anche se non si può del tutto parlare né dell’uno né dell’altro, perché gli organismi si alimentano in maniera indipendente e non sembra che uno dei due soffra la presenza dell’altro. E quindi?

Il rapporto fra anemoni, granchi e paguri

Quindi è stato necessario svolgere ulteriori studi. La prima cosa che Yoshikawa ha fatto è stato usare delle telecamere di profondità per filmare quanto accadeva nelle profondità del mare giapponese. Il ricercatore è stato estremamente fortunato, perché a pochi minuti dall’immersione ha immortalato una coppia granchio-anemone che si muoveva agevolmente, collaborando per spostare conchiglie e trovare un’area riparata, al sicuro da minacce.

Dopo questa osservazione, Yoshikawa ha capito cosa stava succedendo: gli esemplari della nuova specie marina anemoni scelgono deliberatamente di posizionarsi su granchi e paguri, fissandosi ai loro gusci, per creare una vera e propria alleanza. I granchi, di contro, glielo lasciano fare perché ottengono solo dei benefici: l’anemone, infatti, distrae eventuali predatori che, notando la sua presenza, passano oltre. E non è tutto qui, perché l’anemone è anche in grado di rinforzare il guscio su cui si posa.

La nuova specie di anemone e il suo nome

Ebbene sì: Yoshikawa e il suo team hanno anche scoperto che l’anemone secerne una sostanza che funge da copertura e, una volta rilasciata sul guscio del granchio/paguro, lo rende più resistente. In più, anche quando raggiunge i bordi della corazza, la sostanza si spinge oltre di qualche millimetro senza smettere di solidificarsi, cosa che dà ulteriore protezione al crostaceo e che rende più solida la presa dell’anemone.

Alla luce di tutto questo  Yoshikawa ha chiamato il nuovo anemone, come abbiamo già detto, Stylobates Calcifer. Se vi state chiedendo perché, è presto spiegato: si tratta del personaggio di uno dei suoi cartoni d’infanzia preferiti, Il castello errante di Howl. Il film d’animazione vede, fra i suoi protagonisti, Calcifer, un demone del fuoco che è legato da un patto magico al castello del mago Howl. E il castello si sposta da un luogo all’altro, proprio come l’anemone sul guscio dei granchi e dei paguri.

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