Scoperta una nuova specie: è la prima volta che si vede a Singapore
Un gruppo di entomologi si è imbattuto in una specie di blatta che non era mai stata formalmente registrata: una volta individuata, l'hanno battezzata con il nome di un Pokémon
Giorno dopo giorno, senza neanche accorgercene, assistiamo al continuo evolversi di migliaia (milioni) di creature. Questa evoluzione, finalizzata al miglioramento delle funzioni, all’adattamento e, ovviamente, alla sopravvivenza, può portare a nuove diramazioni dell’albero filogenetico, con la comparsa di specie mai viste prima. Lo sa bene un gruppo di entomologi che proprio di recente si è trovato faccia a faccia con un nuovo tipo di blatta in quel di Singapore.
Identificarlo ha richiesto notevole tempo, specie considerando che l’insetto vive e prolifera all’interno di una riserva naturale boscosa, ma ha anche portato a dei risvolti curiosi: gli autori della scoperta, infatti, hanno deciso di attribuire alla specie il nome di un Pokémon.
La scoperta della Nocticola Pheromosa
Qualche mese fa, l’entomologo Foo Maosheng, docente e ricercatore al Lee Kong Chian Natural History Museum della National University of Singapore, ha deciso di organizzare una squadra per studiare un gruppo di insetti ritenuti generalmente poco accattivanti: termiti e scarafaggi. Maosheng ha voluto necessariamente che gli entomi fossero studiati all’interno di un ambiente non urbano, del tutto naturale, e si è pertanto spinto in uno dei boschi più interni della Bukit Nature Reserve.
Dopo qualche settimana, Maosheng e il suo team hanno trovato delle piccole aree all’interno delle quali si muovevano grosse colonie di blatte, ma già soltanto alla vista alcune di loro sembravano diverse. Prelevati alcuni campioni, i ricercatori si sono spostati in laboratorio dove hanno effettivamente scoperto che si trattava di una nuova specie che appariva più affusolata, flessibile ed esile rispetto ad altre blatte.
Foo Maosheng ha, a questo punto, convocato alla National University of Singapore l’entomologo Cristian Lucanas, specializzato proprio nello studio delle linee evolutive degli scarafaggi. I due hanno sia firmato lo studio che attesta la scoperta della nuova specie, sia concordato il suo nome: essendo entrambi fan dei Pokémon, l’hanno chiamata Nocticola Pheromosa, ispirandosi al Pokémon di settima generazione Pheromosa.
La descrizione della strana blatta
Chi ha in mente il Pokémon Pheromosa (dal corpo femminile, con occhi incorniciati da lunghe ciglia, una struttura alare che ricorda una chioma ordinata e di un colore bianco candido) rimarrà probabilmente un po’ deluso, perché il suo colore è quello tipico dei blattoidei, con sfumature che vanno dal giallo pallido al marrone scuro. Ciononostante, come riporta lo studio pubblicato sulla rivista scientifica Science Direct, la Nocticola Pheromosa è una blatta piccola e fragile, con una morfologia singolare.
Differisce dagli altri insetti dello stesso genere per l’assenza di vene trasversali e per la presenza di un sottile strato di cartilagine nell’ala inferiore. Le punte delle zampette (ossia gli artigli tarsali) sono semplici e leggermente mobili. Nel complesso, rispetto agli scarafaggi che siamo abituati a vedere, la Pheromosa è effettivamente più sinuosa e delicata. Stando a quanto desunto dagli scienziati, tale delicatezza sarebbe da attribuirsi all’evoluzione in un ambiente meno ostile rispetto a quelli in cui si muovono le altre specie di blatte. Anche il suo volo, per via delle ali leggere, sembra più armonico.
Gli altri "Pokémon" nel mondo
Se è vero che non si dovrebbe ragionare per luoghi comuni e che l’associazione geek/nerd-scienziato non dovrebbe essere scontata, è pur vero che sembra che ci siano davvero pochi studiosi immuni al fascino dei fumetti, dei manga, dei cartoni animati e degli anime. Per esempio, la blatta di Singapore non è la prima specie a cui viene dato il nome di un Pokémon: nel 2021, tre coleotteri australiani che si distinguono per i loro "colori infuocati" sono stati chiamati Articuno, Zapdos e Moltres.
Ma non è tutto qui: nel 1992 un gruppo di paleontologi ribattezzò una specie di tartaruga del pleistocene come Ninjemys, ispirandosi alle Tartarughe Ninja, mentre nel 2010 un fungo scoperto in Malesia è stato ribattezzato con il nome di Spongiforma squarepantsii, proprio per la sua somiglianza al personaggio dei cartoni Spongebob Squarepants. Ancora, nel 2017, un granchietto dell’Isola di Guam è stato chiamato Harryplax Severus, in omaggio al personaggio di Severus Piton in Harry Potter.
Se ciò non bastasse, anni e anni fa il malacologo americano Alan Solem battezzò una specie di lumaca con il nome di Ba Humbughi, traendo ispirazione dall’iconica esclamazione "Bah, humbug! [Bah, bubbole! nrd] di Ebeneezer Scrooge in Canto di Natale. Insomma, ora possiamo ben dirlo: non serve una puntata di The Big Bang Theory per capire che la scienza si lascia influenzare molto, molto volentieri dalla cultura pop.