SCIENZA

Dei serpenti trovati in un'isola dell'Europa sud-orientale si comportano in modo strano

Conosciamo meglio la specie di serpente che si finge morto, con tanto di sangue sul corpo, per salvarsi la vita

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Fonte: 123RF

Estremamente affascinante lo strano comportamento di alcuni serpenti dell’isola di Golem Grand, in Macedonia del Nord. Totalmente sporchi di muschio e feci, si fingono morti per un preciso motivo. Una vera e propria performance artistica, verrebbe da dire, che in alcuni casi si arricchisce di un dettaglio tutt’altro che secondario. Sono stati ammirati dei serpenti in questa condizione mentre sanguinano, al fine di rendere il tutto più credibile.

Serpenti attori

Verrebbe quasi da definirle interpretazioni da Oscar, quelle di questi serpenti dell’isola di Golem Grand. Un recente studio ha spiegato come l’uso dei fluidi disgustosi sia cruciale per riuscire a simulare una morte credibile a tutti gli effetti. Una tecnica che in realtà non appartiene unicamente a questa specie animale.

Viene però da chiedersi a quale scopo si metta in scena questa recita tanto complessa, fatta addirittura di differenti step. Lo scenario che si realizza è rischioso, dal momento che si concretizza restando inermi ed esposti. Il risultato è però eccellente, nella maggior parte dei casi.

Alcuni predatori restano lì confusi e, al tempo stesso, disgustati. Altri invece potrebbero ritenere che il serpente sia ormai morto durante l’aggressione, così da allentare la presa. Ciò darà all’animale la chance di scappare.

Il Dice snake

La ricerca si è concentrata soprattutto sul Dice snake, molto diffuso in Europa occidentale e non solo. La sua presenza è verificata fino in Cina occidentale. Serpenti non velenosi, predatori soprattutto di uccelli, che spesso simulano la propria morte come strategia difensiva estrema.

Un team di ricercatori ha effettuato delle analisi su ben 263 serpenti, osservando differenti tipologie di reazioni allo stress. È stato constatato come differenti esemplari si coprissero di muschio e feci. Soltanto il 10% di loro, però, lasciava fuoriuscire sangue dalla bocca.

Ciò non fa che porre in evidenza una netta varietà di stili difensivi. La strategia di finta morte funziona meglio negli esemplari adulti. Quelli più giovani, infatti, erano meno propensi a simulare la propria morte.

L’analisi spiega come il tempo di questa recita sia in realtà molto breve. L’animale resta vigile, analizzando quanto accade intorno a sé, così da sfruttare al meglio l’opportunità giusta per poter scappare. In nessun caso, comunque, si predilige l’attacco dopo la recita. Questa è utile unicamente a garantirsi la sopravvivenza.

Il mondo scientifico però non si ferma qui, tutt’altro. Si ha infatti necessità di proseguire gli studi, ampliandoli. Per il momento ci si è concentrati su una sola specie. Occorre considerare però uno spettro più ampio al fine di evidenziare anche potenziali variabili nel comportamento.

Tutto ciò potrebbe però risultare più complesso del previsto, ma soprattutto richiedere anni. Tanto potrebbe mutare da una specie all’altra, come ad esempio le tempistiche. Nel caso del dice snake, infatti, i serpenti che non utilizzavano i fluidi corporei per fingersi morti, restavano in posizione fino a 40 secondi circa. Gli altri, invece, che completano la performance, per così dire, impiegano 2 secondi in meno, circa. Ciò può non sembrare tanto ma è abbastanza per darsi alla fuga.

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