SCIENZA

La spettacolare palla di fuoco che ha illuminato il cielo australiano

Una misteriosa palla di fuoco ha attraversato il cielo notturno nell'Australia meridionale, spaventando non poco gli osservatori del posto

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Fonte: 123RF

Una inconfondibile palla di fuoco e un rumore fragoroso: sono questi i due dettagli principali del recente avvistamento avvenuto in Australia, paese in cui il cielo notturno dell’8 agosto è stato illuminato da una scia rovente non meglio identificata (almeno per qualche tempo). Come accade spesso in queste situazioni, le ipotesi si sono moltiplicate di minuto in minuto.

Anzitutto, bisogna precisare che le principali preoccupazioni hanno riguardato la parte meridionale della vasta nazione oceaniana. Molti residenti hanno lamentato boati fin troppo netti e persino tremori, come delle piccole scosse di terremoto. In realtà la spiegazione è stata molto più semplice di quello che si sarebbe potuto immaginare.

Che cos’era esattamente la palla di fuoco

La palla di fuoco che ha finito per spaventare un buon numero di cittadini australiani non era altro che un razzo russo, ricaduto sulla Terra al termine della propria missione. Volendo essere ancora più precisi, gli esperti hanno identificato lo strano oggetto come il terzo stadio di un Soyuz, il quale aveva a sua volta mandato in orbita un satellite di navigazione. La tecnologia in questione risponde al nome di Glonass, quella che dovrebbe essere l’alternativa di Mosca al GPS. La missione era cominciata 24 ore prima dello schianto, nello specifico da uno dei principali cosmodromi russi, quello di Plesetsk.

Il già citato terzo stadio del razzo ha fatto, come da programma, rientro in atmosfera terrestre in corrispondenza della Tasmania, il celebre Stato insulare dell’Australia. Il tutto è avvenuto al di sopra dell’oceano aperto, quindi in completa sicurezza. La tesi secondo cui la palla di fuoco fosse il primo stadio del Soyuz è stata invece prontamente smentita. In effetti, questa porzione di veicolo spaziale ha continuato a trasportare il satellite Glonass verso l’orbita, dunque una ricostruzione del genere non avrebbe avuto alcun senso. Gli astronomi locali hanno fornito altri particolari interessanti in merito all’evento che ha ravvivato in maniera non proprio rassicurante la notte australiana.

Una palla di fuoco confusa con una meteora

Secondo quanto riferito da Michael Brown, docente presso la School of Physics and Astronomy della Monash University di Melbourne, l’impatto della palla di fuoco al momento del rientro in atmosfera ha registrato diversi chilometri al secondo di velocità. In realtà, era quasi inevitabile che si confondesse un detrito spaziale di questo tipo con una meteora, visto che l’equivoco si ripresenta puntualmente in altre situazioni simili. Tra l’altro, gli stessi detriti si schiantano piuttosto rapidamente, invece questo terzo stadio del razzo russo ha impiegato più tempo del previsto. Tornando a parlare di Glonass, questo sistema tecnologico merita qualche cenno in più.

La sigla sta a identificare il Global’naja Navigacionnaja Sputnikovaja Sistema, letteralmente il sistema satellitare globale di navigazione. Viene gestito dalle forze spaziali di Mosca e ha diversi punti in comune con il GPS di cui, come già anticipato, dovrebbe essere un’alternativa. È composto da 31 satelliti Uragan, 24 dei quali sono pienamente operativi. Le orbite di queste tecnologie sono praticamente circolari, con una inclinazione di poco superiore ai 60 gradi. Inoltre, la quota a cui orbitano è di oltre 19mila chilometri, non molto al di sotto di quella che contraddistingue i satelliti GPS.

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