SCIENZA

Una spirale ha aperto una finestra nel cielo: gli scienziati hanno visto un altro mondo

Gli astronomi hanno rintracciato una misteriosa spirale nel cielo che sembra rivelare un nuovo mondo: l'ammasso di stelle pare aver aperto la finestra su un Universo Primordiale

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Fonte: Nasa - Hubble Telescope

Decine (se non centinaia) di film di fantascienza iniziano così: qualcosa di incredibile si apre nel cielo, rivelando agli scienziati nuove verità. Se però le trame delle pellicole sci-fi possono essere allarmanti, la spirale di stelle rinvenuta dal telescopio Hubble delle NASA si limita a mostrarci qualcosa di cui potremmo essere davvero, davvero curiosi.

Sì, perché stando a quanto mostrato da Hubble c’è un ammasso di stelle giovani che sta girando vorticosamente verso il centro di un ammasso di corpi celesti in quel della Piccola Nube di Magellano, una galassia satellite della Via Lattea. Cosa significa, in soldoni? Che si è aperta una finestra su un Universo Primordiale.

La spirale di stelle e l’Universo Primordiale

Parole un po’ complesse e sicuramente suggestive, ma che hanno, in realtà, un significato molto semplice e concreto. In pratica il braccio esterno della spirale di questo ammasso di stelle si muove in un modo particolare. Un modo che potrebbe alimentare e giustificare la formazione di nuovi corpi celesti, grazie al movimento di gas e ammassi di oggetti solidi.

Stando ai ricercatori che osservano lo spazio dal telescopio Hubble, dunque, questo enorme “nido” di stelle a spirale, chiamato NGC 346, potrebbe starci mostrando come si forma un Universo Primordiale, svelandoci delle informazioni in più su come è nato (e si è evoluto) il nostro, di Universo.

NGC 346 e le sue particolarità

Occorre precisare che, in realtà, è da qualche tempo che astronomi, astrofisici e ricercatori tengono d’occhio NGC 346. Da sempre questo massiccio ammasso stellare ha incuriosito gli esperti proprio per via della forma a spirale. Ci è voluto del tempo, però, per stabilire che proprio questa forma caratteristica è dovuta a un movimento simile a quello di un fiume, che “scorre” e vortica verso il centro.

Per altro, NCG 346 e, più in generale, la Piccola Nube di Magellano, hanno una composizione chimica più semplice della Via Lattea. Ciò fa sì che sia davvero più simile a quello che era il nostro Universo agli esordi, quando gli elementi più pesanti erano scarsi e le stelle bruciavano in maniera più evidente e cospicua. Capire, pertanto, come si formano le stelle (e i pianeti?) in questa parte dello spazio offre un nuovo punto di vista su ciò che avrebbe causato il Big Bang.

La spirale di stelle formerà un nuovo Universo?

La spirale di stelle, dunque, formerà un nuovo Universo? E cosa implica, tutto ciò? In realtà, NGC 346 è relativamente lontano da noi e la quantità di movimento osservato è ancora troppo difficile da misurare nel dettaglio. Ci vorrà ancora un po’ di tempo (e risoluzioni e sensibilità persino più precise di quelle del telescopio Hubble) per poter sapere davvero cosa succederà in questa porzione dello spazio.

Di sicuro, il comportamento di NGC 346 conferma che l’intero Universo si muove e si evolve in maniera continua e può spiegarci in che direzione siamo andati in passato. Rivelandoci, per di più, cosa potrebbe attenderci in futuro, considerando che nei prossimi decenni non è escluso che nuove “spirali” si aprano rivelandoci sempre qualcosa di nuovo, diverso, illuminante e suggestivo.

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