SCIENZA

Perché (e quando) saranno visibili le stelle brillanti questo mese

Ci saranno alcuni momenti, durante questo mese, in cui sarà possibile assistere a un vero e proprio spettacolo brillante nel cielo: ecco quando e come vedere la Costellazione del Leone

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Osservare il cielo, sia in virtù di esperti che in virtù di appassionati, è sempre incredibilmente stimolante. Ci sono però dei periodi in cui la volta celeste è ancor più meravigliosa del solito: la primavera nell’emisfero settentrionale, per esempio, offre la possibilità di farsi incantare da una serie di stelle brillanti, talmente brillanti da monopolizzare la notte.

Stiamo parlando dei corpi celesti che formano la Costellazione del Leone: questo raggruppamento stellare, noto sin da tempi antichissimi e strettamente connesso alla mitologia greca (prende il suo nome da una delle fatiche di Ercole, la prima, che lo vide combattere contro il Leone di Nemea) è al momento in una situazione di estrema brillantezza che lo rende non solo facilmente rilevabile, ma che permette di poter osservare con maggiore chiarezza l’intera porzione di cielo nel quale si staglia.

Quando e dove guardare per vedere la Costellazione

Osservare questa “eroica” costellazione non è difficile, ma bisogna tenere presenti gli orari in cui sorge e tramonta. Con alcune piccole variabili, fra aprile e maggio l’arco di tempo migliore è quello che va dalle 21 alle 5 del mattino, con un culmine di osservabilità che, in base ai giorni, viene raggiunto fra le 22 e mezzanotte.

Per riuscire a identificare il Leone occorre guardare verso l’orizzonte nordorientale, a est, e poi spostare lo sguardo leggermente più su fino a quando non si avvista Regolo, stella di colore bianco-azzurro, inconfondibile e di conseguenza subito identificabile.

Come vedere il Leone

In generale, la costellazione del Leone è facilmente riconoscibile sia perché attorno a lei non ci sono stelle ugualmente luminose sia perché copre una porzione di cielo molto vasta (circa 950 gradi quadrati). È inoltre costituita da più di 70 stelle con un elevato grado di magnitudine apparente e/o assoluta (in soldoni: di brillantezza), dunque è davvero molto difficile non notarla.

Tuttavia ci si potrebbe chiedere come vedere l’animale che disegna. Ecco, una volta puntati gli occhi su Regolo, bisogna immaginare il Leone come se fosse pronto a balzare su una preda e tenere presente che questa stella ne rappresenta il petto. Spostando lo sguardo verso l’alto sarà dunque vedere la testa, dalla caratteristica forma di falce, formata dalle stelle Algieba, Adhafera, Ras Elased Borealis e Ras Elased Australis.

Algieba è il punto di congiunzione con il corpo, la parte più bassa della falce: un’immaginaria linea verso il basso la lega a Regolo. Le restanti stelle (tra cui Zosma, Chertan, Alterf, Subra e Shir) formano appunto il corpo, teso e in procinto di balzare, che culmina con la stella Denebola, che rappresenta la coda.

I consigli per vedere al meglio la Costellazione del Leone

Come per tutte le osservazioni del cielo, è bene seguire alcune buone pratiche. In primis, osservare il cielo in un luogo lontano dall’inquinamento luminoso e poi, anche se la Costellazione è del tutto visibile a occhio nudo, è consigliabile dotarsi almeno di un binocolo per riuscire a cogliere maggiori dettagli e piccole differenze fra le stelle.

Per osservare la Costellazione nella sua interezza, come già detto, occorre guardare a est. Infine, per gli amatori che vogliono settare i propri strumenti, l’altezza da impostare è di -31,66° sulla linea dell’orizzonte.

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