SCIENZA

Siamo vicini a raggiungere il picco di emissioni di gas serra: a cosa andiamo incontro?

Stiamo superando un triste record, cioè il picco di emissioni di gas serra. Quali sono gli scenari che abbiamo davanti dopo tale soglia, secondo gli scienziati?

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Si parla spesso d’inquinamento con grande preoccupazione ma, questa volta, i fatti sono chiari: sembra che stiamo superando un triste record.

Dovremmo tutti sentirci in pericolo perché il picco delle emissioni di gas serra è vicino. Cosa significa tutto ciò secondo gli scienziati del clima?

Picco emissioni gas serra: un triste record

Da quasi due secoli, l’umanità ha alimentato il proprio progresso con petrolio, carbone e gas naturale, incrementando costantemente le emissioni di gas serra. Ora, gli scienziati del clima ritengono che potremmo essere vicini a un punto di svolta negativo, raggiungendo il picco.

Questo momento rappresenta una tappa fondamentale, se si vuol davvero limitare l’innalzamento delle temperature globali, poiché solo una rapida diminuzione successiva delle emissioni potrà contenere gli effetti devastanti del cambiamento climatico.

Negli ultimi anni, la crescita delle energie rinnovabili ha mostrato segni promettenti. Secondo le stime, le emissioni globali potrebbero cominciare a diminuire nel prossimo futuro. Tuttavia, nonostante la diffusione accelerata di energia solare ed eolica, l’aumento della domanda globale di elettricità ha finora controbilanciato questa transizione. Nel 2024, ad esempio, le emissioni derivanti dai combustibili fossili sono salite leggermente, segnando un incremento dello 0,8%, trainato dalla crescente industrializzazione, dal traffico aereo e marittimo, e dalla sempre maggiore diffusione di tecnologie energivore come l’intelligenza artificiale. Anche le ondate di calore record, che hanno intensificato l’uso dell’aria condizionata, evidenziano come il cambiamento climatico stesso possa complicare la riduzione delle emissioni.

Nonostante questi ostacoli, alcuni segnali indicano un rallentamento del ritmo di crescita delle emissioni rispetto al passato. Cina e India, due dei principali attori globali, seguono percorsi diversi. Mentre in India si prevede un incremento significativo del 4,6% a causa della crescente domanda energetica di una popolazione in rapido sviluppo economico, in Cina l’accrescimento atteso è appena dello 0,2%, avvicinandosi al picco promesso entro il 2030. In Europa e negli Stati Uniti, invece, le emissioni sono in calo da anni, grazie alla transizione dal carbone a fonti più pulite.

Scenari possibili dopo il raggiungimento del picco

Tuttavia, il raggiungimento del picco non rappresenta una soluzione definitiva. Anche dopo una diminuzione delle emissioni, il carbonio già presente nell’atmosfera continuerà a riscaldare il pianeta, portandolo verso conseguenze estreme.

Per limitare l’innalzamento della temperatura globale a 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali, un obiettivo cruciale dei negoziati climatici, sarebbe necessario dimezzare le emissioni entro il 2035 e azzerarle completamente entro il 2050. Attualmente, gli impegni assunti dai Paesi non sono sufficienti per raggiungere questo traguardo.

Il picco di emissioni di gas serra, quindi, non è altro che l’inizio di un percorso lungo e articolato. In questo scenario è essenziale che le nazioni accelerino gli sforzi per ridurre le emanazioni nel minor tempo possibile. Continuare a rilasciare gas serra, anche a un ritmo più lento, equivale a prolungare i danni al sistema climatico. L’immagine evocativa del climatologo Pierre Friedlingstein rende bene l’idea: raggiungere il picco è come togliere il piede dall’acceleratore mentre si guida a velocità pericolosa, ma per evitare l’impatto contro un muro è indispensabile frenare con decisione.

Parallelamente, l’ascesa delle energie rinnovabili offre motivi di speranza. Già dallo scorso anno, la capacità globale di energia solare ed eolica è cresciuta in modo esponenziale. L’economia delle rinnovabili gioca un ruolo chiave in questa trasformazione, rendendo spesso più conveniente costruire nuovi impianti solari rispetto a centrali a carbone o gas naturale.

Malgrado le difficoltà, il rallentamento delle emissioni dimostra che l’umanità può influenzare il proprio destino. Come sottolineato dagli esperti, il raggiungimento del picco segnerebbe la capacità collettiva di invertire la rotta, un segnale di fiducia in una sfida globale senza precedenti. Ma il tempo stringe e ogni anno che passa senza una diminuzione drastica delle emissioni ci avvicina a un punto di non ritorno, con impatti devastanti non solo per gli ecosistemi, ma anche per la società e l’economia globali.

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