SCIENZA

A Stonehenge una "connessione celeste", la Luna rivela il suo ultimo mistero

Stonehenge avrebbe una particolare "connessione celeste" con la Luna: un raro e affascinante evento astronomico potrebbe finalmente svelare il mistero.

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Stonehenge continua a essere uno dei siti di maggiore interesse a livello globale. Un luogo che ancora nasconde dei misteri, tra cui quello sulla sua costruzione: si ipotizza, infatti, che la posizione dei suoi enormi monoliti non sia stata stabilita soltanto in allineamento con il Sole, ma anche con la Luna. Ed è a tal proposito che entra in gioco un raro evento, una “connessione celeste”, che potrebbe dare conferma di ciò, previsto il prossimo gennaio 2025.

In arrivo il primo grande lunistizio dopo 18 anni

A parlare di questo interessante argomento è stato l’archeoastronomo Clive Ruggles dell’Università di Leicester, tra i più attesi relatori del XXXI Meeting internazionale della Società europea di astronomia culturale (Seac) organizzato al Monastero dei Benedettini dell’Università di Catania e dall’Istituto di Archeoastronomia Siciliana (Ias).

Il congresso ha riunito oltre 70 esperti provenienti da ogni parte del mondo e in quest’occasione il professor Ruggles ha mostrato il lavoro svolto con il proprio team nell’ultimo anno: grazie al software Stellarium, gli archeoastronomi hanno potuto simulare l’allineamento di Stonehenge al lunistizio maggiore previsto il prossimo 13 gennaio 2025. Si tratta di un evento raro e affascinante (circa ogni 18,6 anni), molto simile al più citato solstizio, che ha a che fare con il Sole. Quando si verifica il lunistizio vuol dire che la Luna raggiunge il punto più alto o quello più basso della sua orbita. In questo specifico caso trattandosi di lunistizio maggiore, parliamo del punto più alto.

Stonehenge e l’allineamento con la Luna

Come ha scritto lo stesso professor Ruggles: “I lati più lunghi del rettangolo delle Station Stones a Stonehenge, perpendicolari all’asse solstiziale principale, si allineano con le posizioni di tramonto più a nord possibile e di alba più a sud possibile della Luna. I ricercatori hanno dibattuto per anni se ciò fosse intenzionale e, in tal caso, come ciò sia stato ottenuto e quale potrebbe essere stato il suo scopo”. A gennaio sarà possibile verificarlo con estrema chiarezza.

Va da sé che l’idea dell’allineamento tra i monoliti di Stonehenge e la Luna non sia nata ieri. Risale agli anni ’60, ma la teoria non è mai stata esplorata a fondo, se non appunto grazie ad archeoastronomi come Ruggles o i colleghi Fabio Silva e Amanda Chadburn.

“Al lunistizio la Luna può presentarsi in qualunque fase del ciclo lunare, ma è probabile che gli antichi fossero attratti soprattutto dalla Luna piena vicina al solstizio d’inverno, momento associato a un significato simbolico di rinascita. L’attenzione dunque va alla Luna piena più vicina al prossimo lunistizio, quella del 13 gennaio 2025, che dovrebbe levarsi in linea con il lato lungo del rettangolo disegnato dai quattro megaliti posti al di fuori del cerchio di Stonehenge. La Luna sorgerà in allineamento astronomico tra le due pietre del rettangolo, apparendo come se facesse capolino dal cerchio di pietre. Le simulazioni lo mostrano già, ma le foto che verranno scattate quel giorno a Stonehenge saranno dirimenti”, ha spiegato Giulio Magli, archeoastronomo del Politecnico di Milano e presidente del comitato scientifico del congresso catanese, come riporta Ansa.

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