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WhatsApp, grande novità: addio ai messaggi truffa

Due grandi novità sono in arrivo su WhatsApp e miglioreranno di molto la nostra sicurezza e la nostra privacy, ma c'è ancora qualche dubbio in attesa di risposta

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Dalla truffa “Ciao mamma” alle truffe romantiche di vario tipo, da quella del codice a sei cifre l’intramontabile truffa del riccone nigeriano, WhatsApp è ormai da anni uno strumento usatissimo dai criminali per provare ad estorcere denaro alle proprie vittime. Ma, purtroppo, WhatsApp viene usato anche dai pedofili per adescare minori e da malintenzionati di ogni tipo per entrare in contatto con chiunque.

La grande forza di WhatsApp, infatti, è che ce l’hanno tutti (gli utenti dell’app di chat, ufficialmente, sono più di 2 miliardi), ma il suo grande difetto è che si basa sul numero di telefono: è impossibile iniziare una conversazione su WhatsApp senza essersi prima scambiati i numeri. Tutto questo, però, sta per cambiare: su WhatsApp sono in arrivo username e PIN.

WhatsApp: arrivano username e PIN

A dare la notizia dell’arrivo del nome utente e del PIN su WhatsApp è il solito blog WABetaInfo, sempre ben informato sulle ultime novità dell’app di chat.

WABetaInfo ha trovato le tracce di questa nuova funzione per proteggere il numero di telefono all’interno della versione beta 2.24.18.2 dell’app per Android.

Creando un username l’utente avrà la possibilità di chattare con chiunque senza rivelare il suo numero di telefono: per “aggiungere” qualcuno su WhatsApp senza scambiarsi il numero, infatti, sarà sufficiente cercare il suo nome utente.

In più, sarà possibile aggiungere un PIN a protezione del proprio account, anche se non si sceglie un username. Il PIN è utilissimo per bloccare i messaggi pericolosi: se l’account WhatsApp di un utente è protetto da PIN, infatti, nessuno può iniziare una conversazione con tale account senza prima inserire il PIN.

WhatsApp sarà più sicuro

Grazie a username e PIN otterremo grandi vantaggi, sia per la privacy che per la sicurezza. Non diffondendo il nostro numero, infatti, lo proteggeremo dallo spam e dai tentativi di truffa.

Pensiamo solo ad un curriculum, o un biglietto da visita, o ad un sito personale, o ad un profilo social che usiamo per scopi di lavoro. In tutti questi casi, di solito, inseriamo il numero di telefono per essere contattati per potenziali offerte.

Usando un username, però, potremo restare raggiungibili su WhatsApp, senza però far girare il nostro numero di telefono. Ciò vuol dire, quindi, che riceveremo meno telefonate spam, meno SMS truffa e, in generale, avremo meno problemi.

Impostando un PIN, poi, impediremo la ricezione di messaggi WhatsApp sgraditi o pericolosi: al momento, infatti, possiamo fare ciò solo bloccando un contatto, ma solo dopo aver ricevuto il primo messaggio. Proteggere gli account WhatsApp dei minori con un PIN, quindi, diventerà la regola.

I dubbi su username e PIN

Dovremo aspettare l’introduzione di queste due novità per capire quanto saranno efficaci e come verranno gestite. Perché, a dirla tutta, potrebbero sorgere dei problemi nella loro implementazione.

Innanzitutto ci sarà da capire quanto il filtro creato dal PIN sarà efficace in caso di spoofing del numero di telefono. Lo spoofing è una tecnica usata dai cybercriminali per camuffare il proprio numero, facendolo sembrare un altro. WhatsApp, però, ha il numero originale della scheda SIM usata da ognuno di noi e, quindi, almeno in teoria può evitare questo problema.

Il secondo dubbio, poi, riguarda i rischi elevatissimi di furto d’identità grazie allo username. Nulla impedisce all’utente Mario Rossi, infatti, di scegliere come username “Agenzia delle Entrate” e di usare tale nome fittizio per scopi illeciti, mentre nasconde il suo vero numero di telefono.

In casi del genere, poi, WhatsApp collaborerà con le Forze dell’Ordine e la magistratura, rivelando il vero numero e la vera identità del profilo, oppure li terrà nascosti adducendo come motivazione la difesa della privacy? La risposta non è affatto scontata.

Quando arrivano username e PIN

Al momento né l’username né il PIN sono disponibili sulle app comuni di WhatsApp, quelle rilasciate al grande pubblico. Le due novità, infatti, si trovano solo nell’ultima beta per Android.

Come sempre ripetiamo, quando parliamo di funzioni in beta, anche questa volta ricordiamo che non sempre le funzioni sperimentate nelle app beta poi vengono implementate nelle app stabili per tutti.

Tuttavia, nel caso specifico, va anche detto che non è la prima volta che PIN e username appaiono in una beta di WhatsApp (era già successo a maggio, con la beta per Android 2.23.11.15). In più, da quello che pubblica WABetaInfo si evince che queste funzioni sono ormai pronte, quindi è molto probabile che saranno effettivamente implementate.

Quando ciò succederà, però, non possiamo ancora dirlo

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