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Windows Recall è arrivato, ma solo per alcuni

Microsoft ripropone la funzione Recall di Windows 11, ora accessibile tramite il programma Insider in una versione rivista e aggiornata

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Fonte: Microsoft

La funzione Recall di Windows 11 sta per tornare. Microsoft, che aveva posticipato il lancio (originariamente previsto per la scorsa estate) per problemi di privacy, ha pubblicato una prima build di Windows 11 che include Recall. Per il momento, questa versione del sistema operativo è accessibile esclusivamente agli utenti Windows Insider che sono iscritti al canale Dev, che precede il rilascio in Beta, e che hanno un Copilot+ PC. Oltretutto la funzione al momento non è disponibile in italiano ma solo in inglese, francese, tedesco, giapponese e spagnolo.

Cos’è Recall

Recall è una funzione di Windows 11, svelata la scorsa primavera da Microsoft, che punta a diventare una “macchina del tempo” integrata nel sistema operativo, permettendo agli utenti di tornare indietro, anche di diversi giorni, per riprendere il lavoro e recuperare informazioni su file, documenti e altro ancora.

Il sistema si basa su screenshot dello schermo che vengono catturati durante l’attività dell’utente e archiviati in un apposito database. Queste istantanee vengono poi messe a disposizione dell’intelligenza artificiale (da cui la necessità di avere un Copilot+ PC) per andare a ricostruire le sessioni di lavoro, permettendo all’utente di poter riprendere la propria attività e recuperare determinati dati.

La prima versione di Recall non aveva filtri. Gli screenshot del sistema raccoglievano tutte le informazioni mostrate, comprese password, credenziali di accesso alla piattaforma di Internet Banking della propria banca e qualsiasi altra informazione sensibile. L’assenza di un sistema sicuro e affidabile per l’archiviazione dei dati necessari al funzionamento di Recall ha spinto Microsoft a rimandarne il lancio.

Come usare Recall

Recall è ora disponibile nel circuito Dev per gli utenti Windows Insider (installando la build 26120.2415). La versione funziona, grosso modo, come quella svelata nei mesi scorsi. Microsoft, però, ha introdotto alcuni strumenti per mettere al sicuro i dati e per consentire all’utente un maggior controllo sulla propria privacy.

Una volta attivato Recall, l’utente vedrà un’icona sullo schermo che conferma che il sistema è in uso. In questo modo è possibile anche verificare quando lo screenshot delle informazioni viene effettuato. Premendo sull’icona, inoltre, è possibile mettere in pausa l’impostazione, in modo da evitare che alcuni dati finiscano in una delle istantanee salvate, tramite un nuovo menu che apparirà nella parte in basso a destra dello schermo.

In qualsiasi momento, inoltre, l’utente può eliminare uno screenshot creato da Recall, un po’ come si fa con la cronologia del browser web. Le informazioni raccolte, inoltre, sono protette dalla crittografia e Microsoft e terze parti non possono accedervi. L’utente, per accedere ai dati, dovrà utilizzare uno dei sistemi di riconoscimento di Windows Hello (sensore di impronte, riconoscimento facciale o PIN).

Microsoft ha, inoltre, aggiornato la caratteristica in modo che sia in grado di riconoscere dati sensibili (password, dati bancari etc.). Quando un dato di questo tipo viene riconosciuto, il sistema sospende la sua attività, bloccando gli screenshot e la raccolta delle informazioni.

Il funzionamento di Recall è gestibile tramite Impostazioni > Privacy e sicurezza > Recall.

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