SCIENZA

Zanzare tutto l'anno, abbiamo un problema: scatta l'allarme "invasione". I rischi

Le zanzare possono sopravvivere tutto l'anno? Gli scienziati hanno fatto una scoperta molto particolare, e ora si teme l'invasione: ecco cosa sappiamo.

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Le zanzare sono uno dei più grandi “fastidi” dell’estate, con la loro puntura che provoca gonfiori e prurito: e se fossero in grado di sopravvivere (e riprodursi) durante tutto l’anno? Gli scienziati hanno scoperto una particolare specie che sembra aver preso di mira alcune città africane in forte espansione, sfruttando uno “stratagemma” alquanto ingegnoso per continuare il suo ciclo vitale anche durante i periodi ad essa più sfavorevoli. Ecco cosa sappiamo.

Zanzare, l’invasione in Africa

Si parla molto, soprattutto negli ultimi periodi, di un clima così “pazzo” da aver spinto le zanzare a riprodursi anche in autunno inoltrato, in un luogo come l’Italia dove, in questa stagione, le temperature dovrebbero averle ormai allontanate. Per fortuna, nel nostro Paese la maggior parte di questi insetti è del tutto innocua (ad eccezione del fastidio dovuto al prurito o ad eventuali reazioni allergiche). Non è lo stesso in Africa, dove proliferano numerose specie che possono trasmettere malattie gravissime. È il caso dell’Anopheles stephensi, una zanzara originaria dell’Asia e ormai diffusasi da alcuni anni nel continente africano.

Questo insetto, che predilige le città affollate alle aree rurali, è portatore della malaria: a causa delle scarse condizioni igienico-sanitarie in cui versano le popolazioni maggiormente colpite dall’invasione, questa malattia si rivela davvero pericolosa e letale. In uno studio pubblicato su Lancet Planetary Health, lo scienziato ambientale Gonzalo Vazquez-Prokopec dell’Università di Emory ha analizzato quella che sembra essere un’anomalia piuttosto particolare, in merito alla diffusione della zanzara Anopheles stephensi.

Lo scienziato e i suoi collaboratori hanno studiato da vicino il caso di Giggiga, una città etiope in rapida crescita: negli ultimi anni, le sue dimensioni sono lievitate e ad oggi sono numerosi i cantieri aperti in tutta l’area urbana. A quanto pare, questo è un fattore determinante per le zanzare. Se durante la stagione delle piogge si diffondono infatti grazie alle acque stagnanti ampiamente presenti in tutta la città, nei periodi più secchi riescono a proliferare nei pozzi di acqua utilizzati dai costruttori, che servono per realizzare gli impasti di cemento usati in edilizia.

I rischi e le soluzioni per combattere l’invasione

È dunque possibile che Giggiga – e con essa molte altre città africane che stanno vivendo una forte espansione urbana – si trovi a dover combattere un’invasione di zanzare che dura tutto l’anno. Si tratta di un problema di grande rilievo, perché il rischio è che la diffusione della malaria si trasformi in una vera e propria epidemia. Come risolvere il problema? I ricercatori si sono imbattuti quasi per caso in una possibile soluzione. Nel tentativo di tracciare una mappa di tutti i pozzi presenti in città, hanno usato le immagini satellitari e si sono accorti che i serbatoi di acqua spiccavano notevolmente (vengono infatti rivestiti con teloni arancioni).

Non è stato dunque difficile segnalare la posizione di ognuno di essi, per poter intervenire con metodi drastici nel tentativo di debellare le larve di zanzara in essi presenti. Per raggiungere questo obiettivo, ci sono diverse possibilità: una di esse è la dispersione in acqua di sostanze chimiche innocue per l’uomo, ma in grado di uccidere le zanzare. Oppure si possono introdurre pesci che si nutrono di queste larve, o ancora è possibile chiudere i pozzi e incentivare i costruttori ad usare acqua fresca da convogliare in loco quotidianamente.

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