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Dove (e perché) le zanzare aumenteranno sempre di più

Le zanzare continuano ad aumentare, e alcune zone sono più a rischio di altre: da un nuovo studio emerge anche il ruolo dell'inquinamento.

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Le zanzare sono insetti molto fastidiosi, e la loro puntura provoca spesso spiacevoli gonfiori e prurito intenso. In alcune parti del mondo, tuttavia, la situazione è ben più seria: questi animali sono i principali vettori di malattie potenzialmente mortali, ed è per questo che una loro ingente presenza mette a rischio le popolazioni di questi Paesi. Un nuovo studio, condotto proprio partendo da questi presupposti, ha evidenziato un legame tra l’invasione delle zanzare e alcuni fattori particolari. Da ciò, gli esperti hanno dedotto che questi insetti continueranno ad aumentare, soprattutto in alcune zone geografiche.

Le zanzare continuano ad aumentare, ecco il perché

Negli ultimi anni, abbiamo notato un aumento nella quantità di zanzare che, già a partire dalla tarda primavera, prendono di mira giardini e spazi aperti, soprattutto nei pressi di fonti d’acqua stagnante. Sono indubbiamente molto fastidiose, ma nella maggior parte dei casi non pericolose. Questo vale per le nostre latitudini: è invece universalmente risaputo che, in alcuni Paesi, le zanzare sono una vera e propria calamità, perché con la loro puntura possono trasmettere malattie come la malaria, la dengue e la chikungunya.

Alcuni ricercatori della Stanford University hanno voluto fare chiarezza sul motivo che ha portato le zanzare ad aumentare, partendo proprio dalle infezioni di cui sono portatrici. In uno studio pubblicato su BMC Infectious Disease, condotto tra il 2014 e il 2018, hanno individuato tutti i casi di malattie trasmesse dalle zanzare in un campione di bambini del Kenya occidentale. Analizzando i dati raccolti, gli esperti hanno trovato dei veri e propri focolai: da qui, è stato intuitivo capire quali potessero essere le cause legate all’invasione di questi insetti.

Si è così notato che, tra i fattori chiave comuni a tutti i focolai infettivi, ci sono l’aumento delle temperature dovuto al riscaldamento globale e la presenza di grandi quantità di rifiuti, soprattutto di materiale plastico. Contenitori vuoti, involucri di ogni tipo e anche semplici buste di imballaggio possono, se lasciati all’aria aperta, riempirsi di pioggia e formare quindi delle piccole pozze d’acqua stagnante, che fungono da richiamo per le zanzare. Questa è l’ennesima dimostrazione di come la plastica, se non correttamente smaltita, possa rappresentare un problema non solo per l’ambiente, ma persino per la salute umana.

I problemi del riscaldamento globale

L’altro fattore, come abbiamo visto, è l’aumento delle temperature. Questo significa, secondo i ricercatori, che in un futuro non troppo lontano le popolazioni di zanzare continueranno a crescere di numero, probabilmente di pari passo con l’innalzarsi della colonnina di mercurio, un problema strettamente correlato al riscaldamento globale. Le zone più a rischio sono quelle in cui gli effetti dei cambiamenti climatici si stanno già facendo sentire maggiormente. Naturalmente, l’aumento del numero di zanzare che torneranno ad infastidirci in estate non è che una goccia nell’oceano delle conseguenze del riscaldamento globale.

Sono molti i cambiamenti ai quali stiamo assistendo negli ultimi decenni, al di là dell’aumento delle temperature. Ad esempio, gli esperti si sono accorti che gli alberi si stanno comportando in modo strano, “lavorando” un mese in più all’anno per smaltire le enormi quantità di anidride carbonica presenti nell’atmosfera. Inoltre, i ghiacciai si stanno sciogliendo a ritmi sempre più vertiginosi, facendo innalzare gradualmente il livello degli oceani. E la siccità è ormai un fenomeno molto diffuso in tutto il mondo, causando problemi seri all’uomo, all’ambiente e agli animali.