SCIENZA

Nello Zimbabwe identificato un dinosauro sauropodomorfo, si tratta di una nuova specie mai vista

Una nuova specie di dinosauro scoperta in Zimbabwe, vero e proprio tesoro paleontologico: ecco di che si tratta

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Fonte: 123RF

Un nuovo dinosauro è stato scoperto in Zimbabwe. Si tratta di un sauropodomorfo, denominato Musankwa sanyatiensi. Risale al tardo Triassico e rappresenta uno degli esemplari più grandi della sua epoca lontana.

Dinosauri in Africa

L’Africa Meridionale si conferma un vero e proprio luogo prezioso dal punto di vista dello studio dei fossili. Il Musankwa sanyatiensis rappresenta infatti la quarta specie rinvenuta nel Paese. A volte ci si stupisce del fatto che possano ancora essere scoperti dei nuovi esemplari.

Ciò dipende dal fatto che non si ha una chiara idea della notevole differenza tra esseri umani e dinosauri. Noi, a confronto, siamo su questa Terra da una manciata di ore. L’uomo è infatti comparso 300mila anni fa.

Siamo vivi e prosperiamo da un tempo decisamente ridotto (e in questo lasso di tempo siamo comunque riusciti a porci in serio rischio d’estinzione). I dinosauri, invece, si sono mossi su questo pianeta per ben 165 milioni di anni.

Il merito della scoperta va a un team internazionale di ricercatori, posti sotto la guida di Paul Barrett, del Museo di Storia Naturale di Londra. Esperti dell’Università del Witwatersrand, in Sudafrica, del Museo di Storia Naturale dello Zimbabwe e dell’Università Stony Brook di New York. La ricerca è stata invece pubblicata sulla rivista specializzata Acta Palaeontologica Polonica.

La scoperta

I fossili sono stati riportati alla luce sull’isola Spurwing, nel lago Kariba. Si tratta di un bacino artificiale posto al confine tra lo Zimbabwe e lo Zambia. Come detto, il nome scelto è stato Musankwa sanyatiensis, ma per quale motivo?

La spiegazione sta tutta nel nome dell’imbarcazione sfruttata dal team di ricerca sia come casa che come laboratorio. Il suo nome è appunto Musankwa. Un luogo a dir poco speciale e colmo di ricordi e soddisfazioni, racchiuse nel periodo intercorso tra il 2017 e il 2018, anni in cui si sono svolte le due spedizioni.

Sono stati riportati alla luce:

  • femore destro;
  • tibia;
  • astragalo (osso nel tarso).

L’analisi condotta ha portato i ricercatori a distinguere il Musankwa sanyatiensis da tutti gli altri sauropodomorfi del periodo tardo Triassico. Ciò ha confermato come si tratti di una combinazione a oggi inedita.

È bene però chiarire che per Sauropodomorpha si intenda il gruppo di dinosauri, ben noti grazie a vari media, dal collo lungo e dalla testa piccola. Sarebbero loro ad aver dato origine ai più grandi animali terrestri di sempre.

Questa specie scoperta è vissuta nel tardo Triassico e apparteneva al ramo più antico del gruppo. Uno stretto parente del ben noto Plateosaurus. Quando però si pensa a queste creature, anche grazie a Jurassic Park e altri prodotti audiovisivi, li si immagina su quattro zampe.

Questa specie, invece, per quanto fosse una delle più grandi del suo tempo, era ancora abbastanza “leggera” da potersi muovere su due zampe, volendo. Il suo peso era di 390 kg e, ritengono i ricercatori, si cibava di piante. Questa sua “seconda vita” in laboratorio apre per noi le porte di numerosi nuovi scenari.

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