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SCIENZA

Forse stiamo risolvendo un grande mistero sui dinosauri grazie a uno studio

I dinosauri duellanti rappresentano una chance clamorosa per lo studio del mondo antico: forse è stata scoperta una "nuova" specie di T-Rex

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Mistero dei dinosauri Fonte foto: 123RF

Due creature riportate alla luce nel 2006 sono state finalmente poste in esposizione in Carolina del Nord, negli Stati Uniti. Gli esperti ritengono che questi fossili possano rappresentare la chiave per ottenere finalmente risposta a un’importante domanda sull’identità di un certo animale.

I dinosauri duellanti

Ha destato grande interesse una mostra organizzata nel Museo di Scienze Naturali della Carolina del Nord. Saranno proposti agli ospiti sia profumi che suoni che possano imitare al meglio quelli di un’antica foresta. L’idea è quella di ricreare al chiuso l’atmosfera primordiale che un tempo dominava la Terra.

Spazio inoltre a dei dipinti preistorici, così come una serie di fossili destinati a trasportare i visitatori nel Cretaceo. Il protagonista assoluto è però quello che nessuno prenderebbe in considerazione, almeno non come prima opzione.

Tra i corridoi della mostra si possono ammirare alcuni dei migliori fossili in merito ai quali la comunità scientifica discute da anni. Scoperti nel 2006 in Montana, sono stati definiti da colui che li ha trovati i “dinosauri duellanti”. Ciò perché sembrano proprio essere un Triceratopo e un Tirannosauro impegnati in uno scontro mortale. Da qui però il dubbio? Era davvero un T-Rex?

Nessun dubbio in merito al Triceratopo, considerando alcuni elementi cardine che ne consentono l’identificazione. Parliamo del cranio spesso e del corno simile a quello di un rinoceronte.

Non si ha però la totale certezza in merito all’identità del secondo esemplare. Si tratta di un piccolo predatore congelato, che si mostra bloccato mentre avvolto intorno al Triceratopo. La sua è una morsa mortale e le caratteristiche richiamano proprio quelle del T-Rex. Tutto torna, eccezion fatta per le dimensioni.

Uno studio storico

Corpo piccolo e cranio minuscolo, è sembrato a tantissimi esperti troppo differente da quanto analizzato in passato per poterlo definire un T-Rex. Alcuni hanno ipotizzato fosse un differente tipo di Tirannosauro, il che avrebbe rappresentato una clamorosa scoperta. Per altri, invece, non era altri che un T-Rex ancora molto giovane, dunque non del tutto formato.

Lindsay Zanno, responsabile della paleontologia del museo della Carolina del Nord, spera di poter risolvere una volta per tutte il dibattito. In che modo? Gli scienziati dello staff sottoporranno i fossili a una serie di test. I duellanti saranno studiati in un laboratorio proprio dinanzi al pubblico.

Uno spettacolo unico e una chance clamorosa di cimentarsi in questa affascinante branca scientifica. I fossili saranno confrontati con le ossa di tirannosauro conosciute, misurando anche i modelli di crescita e altre anomalie.

Si spera di riuscire a porre la parola fine a un dibattito che dura dal 1942, quando un altro cranio molto strano è stato ritrovato in Montana, di appena 55 cm. Da allora i paleontologi si sono interrogati sulla possibilità che simili reperti tanto minuti fossero di tirannosauri giovani o di una differente specie, dalle caratteristiche simili. A quest’ultima, ipotetica per ora, è stato dato il nome di Nanotyrannus.

Ma qual è il problema di fondo? La reperibilità dei fossili. A ritrovarli sono cacciatori, ovvero privati in cerca di guadagni, non scienziati. Ciò vuol dire che i migliori pezzi sono in mano a soggetti privati e facoltosi. Qualcosa di perfettamente legale, a patto però che non siano state scavate in un luogo pubblico (cosa difficile da provare, a giochi ormai fatti).

Per comprendere il tipo di mercato, nel 2020 un tirannosauro denominato Stan è stato venduto alla cifra record di 31,8 milioni di dollari. Gli scienziati temono, dunque, di ritrovarsi privati dell’opportunità di ottenere nuove risposte. Secondo una recente stima, esistono più di 100 esemplari di tirannosauro. Quasi la metà è però conservata in collezioni private. Ecco perché il ritrovamento dei due dinosauri duellanti è tanto speciale.

Finiti al centro di una battaglia legale, non sono mai stati studiati, almeno fino a oggi. Dopo una sentenza, che li ha riconosciuti come proprietà della famiglia che possiede il ranch in cui sono stati ritrovati, si è proceduto all’acquisto per 14 milioni di dollari. Oggi gli studi hanno inizio ma serviranno anni per ottenere una risposta definitiva. Tutto ciò a conferma del fatto che i dinosauri hanno ancora tanto da svelarci, su di essi e sulla nostra storia.

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