Superintelligence Labs, l'AI di Meta mette in crisi la concorrenza
Che cos'è Superintelligence Labs di Meta e in che modo l'intelligenza artificiale di Mark Zuckerberg sta mettendo in crisi OpenAI e il resto della concorrenza
Mark Zuckerberg ha ufficialmente annunciato la creazione di Superintelligence Labs (MSL) all’interno di Meta, un laboratorio dedicato specificatamente alla creazione di una “super-intelligenza artificiale” e al “reclutamento” di nuovi talenti specializzati nel settore dell’AI.
Una mossa certamente ambiziosa che, da un lato, conferma l’impegno dell’azienda di Menlo Park nel continuare a migliorare i suoi tool AI e dall’altro, “mette in difficoltà” la concorrenza, specialmente OpenAI.
Che cos’è il Superintelligence Labs di Meta e a cosa sta lavorando
Stando alle dichiarazioni ufficiali, il Superintelligence Labs di Meta è stato immaginato come un hub centrale che ospiterà tutti i team di Meta che operano nel settore dell’intelligenza artificiale. Al suo interno, naturalmente, l’attenzione sarà rivolta a diversi progetti riguardanti l’AI, tra cui spiccano gli sviluppi futuri di Llama, l’LLM proprietario dell’azienda di Menlo Park, pronto ad evolversi verso le versioni Llama 4.1 e Llama 4.2.
L’obiettivo principale di questi team sarà la ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti basati sull’intelligenza artificiale, con un forte focus sulla loro appetibilità sul mercato. Un’iniziativa importantissima per l’azienda di Mark Zuckerberg che, vista la crescente competitività nel settore dell’AI, dominato da realtà come Google, Anthropic e OpenAI, dovrà cercare di “conquistare un proprio spazio” e, naturalmente, la fiducia dei consumatori.
Meta, dunque, vuole conquistare il proprio posto nella corsa allo sviluppo di AI sempre più performanti e autonome; per farlo, si affiderà a Superintelligence Labs che fornirà all’azienda la struttura e le risorse per perseguire questi obiettivi con maggiore determinazione.
Che impatto avrà Superintelligence Labs di Meta sulla concorrenza
La creazione del Superintelligence Labs ha avuto delle ripercussioni sulla concorrenza, causando un certo fermento nel settore, vista anche l’imponente campagna di reclutamento di talenti messa in piedi da Markz Zuckerberg, nel tentativo di sottrarre professionisti qualificati alla concorrenza.
Al momento, da quello che sappiamo OpenAI sembra essere l’azienda più colpita da questa “emorragia di talenti” che avrebbero già accettato le lusinghe di Meta. Questo ha anche generato un certo malcontento tra i dipendenti che accusano l’azienda dietro ChatGPT di non aver fatto nulla di concreto per prevenire la “fuga di cervelli” verso Meta.
Oltretutto, secondo alcune indiscrezioni riportate da Wired, OpenAI starebbe pianificando una settimana di sospensione dei lavori per promuovere il benessere dei propri dipendenti, reduci da intense attività sullo sviluppo di un’Intelligenza Artificiale Generale (AGI). Le malelingue, però, parlano di un tentativo per prevenire ulteriori defezioni e risollevare il morale dei team, messo a dura prova dai recenti avvenimenti.
Meta, dal canto suo, continua a cercare e a investire sui nuovi talenti. In una nota interna scritta da Zuckerberg in persona, infatti, viene ribadita l’intenzione di proseguire il reclutamento per i team che operano nel Superintelligence Labs, segnalando oltretutto che la competizione per accaparrarsi risorse umane qualificate nel campo dell’AI è destinata a intensificarsi nei prossimi mesi.