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I trucchi per scattare belle foto con lo smartphone Android

Come scattare belle foto utilizzando il proprio smartphone Android. I trucchi e i suggerimenti dei fotografi per sfruttare al massimo le fotocamere in dotazione

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Con l’arrivo della bella stagione, milioni di persone decidono di trascorrere il weekend fuori casa, scegliendo città d’arte, escursioni o semplicemente trascorrendo del tempo in all’aria aperta, in compagnia di amici e famiglia. Naturalmente, tutti questi momenti vanno conservati e quale modo migliore di una bella foto da tenere gelosamente sul proprio smartphone?

Fortunatamente, buona parte degli smartphone Android sul mercato ha ormai in dotazione sensori fotografici avanzati capaci molto spesso di rivaleggiare con le fotocamere professionali e pronti a scattare ottime foto.

Per immortalare il momento, però, non è sufficiente avere un device con un comparto fotografico di qualità, ma c’è bisogno anche di conoscere comprendere le basi della fotografia mobile e, naturalmente. imparare a sfruttare al meglio le funzioni avanzate a disposizione degli utenti. Vediamo come fare.

Scattare sempre in modalità Pro

Buona parte degli smartphone Android sul mercato hanno una modalità di scatto Pro (chiamata anche manuale), che permette agli utenti di intervenire direttamente su diversi parametri piuttosto specifici, proprio come avviene sulle fotocamere professionali.

Tra questi c’è la regolazione dell’ISO che regola la sensibilità del sensore alla luce ambientale. Mantenendo il valore basso è possibile ottenere immagini più pulite e nitide. Aumentare l’ISO può essere utile in ambienti poco illuminati, ma comporta inevitabilmente un aumento del rumore digitale.

La velocità dell’otturatore (chiamata anche tempo di esposizione) determina quanto a lungo il sensore rimane esposto alla luce. Tempi molto rapidi sono ideali per fotografare soggetti in movimento, evitando che appaiano sfocature. Tempi lunghi, invece, possono essere utilizzati in condizioni di scarsa luminosità o in contesti creativi, ricordandosi sempre di utilizzare un treppiedi o cercando di mantenere più fermo possibile il device.

Alcuni smartphone offrono un controllo dell’apertura del diaframma, che regola quanta luce entra nel sensore. Un’apertura ampia crea un effetto bokeh, sfocando lo sfondo e mettendo in risalto il soggetto inquadrato. Un’apertura ridotta è indicata per paesaggi o foto in cui è necessario mantenere tutto a fuoco.

Scegliere lo zoom ottico

Quando si scatta una foto con uno smartphone, uno degli errori più comuni è l’utilizzo dello zoom digitale che ha il compito di simulare un ingrandimento dell’immagine, ritagliando e ingrandendo i pixel del fotogramma originale. Il risultato è una perdita di definizione, con immagini sfocate e pixellate. L’opzione migliore, dunque, è utilizzare uno zoom ottico (se disponibile), che utilizza lenti fisiche per mantenere la qualità visiva dell’immagine.

In assenza di uno zoom ottico, la cosa migliore da fare con uno smartphone è muoversi fisicamente verso ciò che si vuole fotografare evitando di ingrandire artificialmente l’inquadratura.

Attenzione alla scelta del formato

Il formato RAW è l’ideale per chi vuole mantenere il pieno controllo creativo e tecnico sulla propria immagine perché, a differenza del formato JPEG che comprime ed elabora i dati dello scatto già in fase di salvataggio, il RAW mantiene tutti i dati grezzi catturati dal sensore, offrendo molta più libertà in fase di post-produzione. Tuttavia, non tutti gli smartphone permettono di scegliere questo formato che, di solito, è destinato principalmente ai cameraphone o ai dispositivi di fascia alta.

Naturalmente un file RAW ha dimensioni molto maggiori rispetto al classico JPEG e per essere aperto ha bisogno di applicazioni specifiche per l’editing, come Adobe Lightroom, Snapseed o Photoshop Express. A questo bisogna aggiungere anche una certa competenza in materia di editing fotografico.

 

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