SCIENZA

È raro che accada ma, in caso di incontri inaspettati, ecco come salvarsi da uno squalo

Come salvarsi da uno squalo? La guida pronto uso per essere preparati in caso di emergenza, ricordando che di norma gli squali non attaccano l'uomo

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Ogni anno balzano agli onori delle cronache alcune storie di incontri violenti tra squali e nuotatori. Queste situazioni possono spaventare la gente intenta a divertirsi d’estate in spiaggia, evocando le celeberrime sequenze del film Lo Squalo.

Non bisognerebbe allarmarsi, in ogni caso, poiché sono gli stessi esperti in materia ad affermare che il rischio di un attacco è estremamente basso. Nel malaugurato caso in cui accada, ecco come comportarsi.

Gli ultimi avvistamenti di squali

Quest’anno in Florida e in Texas, diverse persone sono state morse dagli squali. Tra di esse, l’attore e surfista professionista Tamayo Perry, morto dopo un attacco avvenuto al largo della costa di Oahu, alle Hawaii.

Dall’inizio del 2024, anche in Italia ci sono stati degli avvistamenti di squali. Dalla verdesca di Marinella di Sarzana, in Liguria, allo squalo bianco di Senigallia, c’è da avere paura? La parola agli esperti oltreoceano.

Come evitare l’attacco di uno squalo

Quando si sente parlare dell’attacco da parte di uno squalo nei confronti di una persona, spesso la “scena del crimine” è negli Stati Uniti. Proprio da qui provengono alcuni dei massimi esperti in materia, come Catherine Macdonald, direttrice dello Shark Research & Conservation Program di Miami. Stando alle sue parole, è molto comune incontrare gli squali mentre si nuota nell’oceano, solo che nella maggior parte dei casi la gente non lo sa perché questi animali, appena avvertono una presenza, scappano via. Oltretutto, gli esseri umani non fanno parte della dieta degli squali! Essi si nutrono prevalentemente di pesci piccoli e invertebrati.

Insomma, è più utile indagare le cause dietro le reazioni degli squali prima ancora di capire come difendersi da loro. Innanzitutto, possono nuotare in acque poco profonde e vicino alla costa proprio perché in cerca di cibo: le persone, avvistandoli, s’incuriosiscono oppure vanno in confusione. Secondo il National Ocean Service è così che lo squalo, spaventato, può attaccare l’uomo.

Dal 2021, dopo la pandemia di Covid-19, gli individui alla riconquista del loro tempo libero e del divertimento sono sempre di più. Ciò comprende anche l’aumento dei bagnanti e delle segnalazioni di avvistamenti di squali. Quando s’innalza la percentuale di gente in mare, che spesso non sa come comportarsi, può farlo anche quella degli attacchi: nel 2023 il loro conteggio, registrato in un documento chiamato International Shark Attack File presente presso in Museo di Storia Naturale della Florida, si è attestato a 69 morsi. Il dato è leggermente superiore alla media anche perché i villeggianti trascorrono più tempo in riva al mare durante l’anno.

Inoltre, le acque con una temperatura elevata a causa dei cambiamenti climatici possono far crescere anche la popolazione globale di squali in alcune aree.

Insomma, cosa fare per stare al sicuro in spiaggia? Ebbene, ancora Macdonald suggerisce di mantenere la calma se uno squalo si avvicina. Qualora il suo comportamento crei disagio, occorre allontanarsi senza fare gesti inconsulti. Anche nei confronti di questi meravigliosi abitanti del mare valgono le regole di condotta da tenere di fronte a qualsiasi specie di animale selvatico.

La Florida Fish and Wildlife Conservation Commission raccomanda anche di non entrare in acqua con ferite aperte, anche piccole, di non indossare gioielli lucenti, i quali potrebbero sembrare scaglie di pesci alla vista degli squali, e di evitare bagni di notte al buio. In generale, è consigliato nuotare in gruppo.

Nel disgraziato caso in cui non si possa prevenire l’attacco, e qualcuno si trovi proprio nelle fauci dello squalo, serve avere la prontezza di difendersi facendo pressione su occhi e branchie, cosicché l’animale sia indotto ad allentare la presa. Le vittime di attacchi di squali possono anche utilizzare oggetti per proteggersi, come tavole da surf e attrezzatura subacquea o da pesca.

Chi viene morso da uno squalo deve cercare di fermare l’emorragia il prima possibile, anche se la ferita è poco estesa. Una rapida assistenza medica, infine, è essenziale.

Va detto, però, che se si pensa ai rischi per la sicurezza in spiaggia, prima degli squali ce ne sono ben altri e più concreti. Dalla disidratazione all’esposizione prolungata ai raggi UV, dall’alta marea all’annegamento, l’esperta Macdonald avverte il bagnante: se non presta attenzione a tutto ciò, ancor prima che al morso di uno squalo, il pericolo maggiore è proprio la stessa giornata al mare!

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