A Gran Canaria uno squalo lungo 2 metri è stato avvistato vicino alla riva
Avvistamento di uno squalo a riva alle Canarie. Si tratta dell'ennesimo caso ed ecco spiegato perché si avvicinano tanto
Di colpo è scattato un insolito allarme squalo alle Canarie. Nello specifico parliamo dell’isola di Gran Canaria, che ha provveduto a chiudere tre spiagge. Ciò per l’incolumità dei locali e dei turisti, che tutto l’anno raggiungono queste coste. L’avvistamento è avvenuto a Telde, vicino la spiaggia di Melenara. Di seguito tutti i dettagli.
Squalo alle Canarie
Il numero di avvistamenti di squali vicino a riva vanno aumentando. Il cambiamento climatico sta mutando le loro abitudini, considerando la nuova temperatura delle acque. Ciò potrebbe cambiare anche il modo in cui si vive il mare qui da noi.
Di recente uno squalo martello è stato visto arrivare quasi a riva a Telde, presso la spiaggia di Melenara. Gran Canaria ha provveduto a chiudere tre popolari spiagge. Lo stesso esemplare sembra sia stato avvistato il giorno dopo a San Augustín a San Bartolomé de Tirajana.
Generalmente parlando, gli squali martello non rappresentano un pericolo per l’uomo. Nel corso degli anni sono stati registrati meno di 20 attacchi non provocati, nessuno dei quali fatale. Statistiche a parte, però, l’allarme è stato immediato e la preoccupazione alta.
Una notizia che genera eco rispetto a quella che ha coinvolto l’Italia. Pochi giorni fa, infatti, vicino alla riva è spuntata la pinna di uno squalo a Marinella di Sarzana, in provincia della Spezia. Si è trattato di una verdesca lunga almeno un metro e mezzo. Anche in questo caso una specie non pericolosa per l’uomo ma, al tempo stesso, resta il segnale di un cambiamento radicale in atto.
Squali a riva, il motivo
Nel corso degli ultimi 30 anni sono aumentati i casi di incontro ravvicinato con gli squali. Le statistiche non mentono e il motivo è legato principalmente alla presenza maggiore dell’essere umano. Questi, inoltre, ha un impatto diretto sull’habitat di questi pesci.
Per quanto riguarda l’avvicinamento a riva, ciò dipende dalla temperatura elevata dell’acqua. Alcune specie di questi pesci preferiscono dunque restare nei pressi della riva, per quanto possibile, correndo il rischio di spiaggiarsi, unicamente per godere delle calde ore di luce estive. Ciò aumenta ovviamente anche le probabilità di contatto con gli esseri umani.
Al tempo stesso la riva li attrae anche per alimentarsi, riprodursi e per paura. Per quanto concerne la dieta, potrebbero di certo cacciare a largo, ma prediligono la riva perché qui le prede sono più abbondanti. Parlando di riproduzione, invece, sappiamo che le uova e i piccoli di squalo sono molto vulnerabili alla predazione da parte di altri squali in mare aperto. Lo stesso dicasi anche per le orche. La riva rappresenta un luogo sicuro, che garantisce inoltre anche una temperatura ottimale per lo sviluppo e la schiusa.
Raggiungere basse profondità, infine, è anche un sintomo di paura, come detto. Per quanto si possa pensare agli squali come al vertice della catena alimentare, sono a loro volta vittime di altri predatori, soprattutto orche (assassine).