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Mouse ergonomico: caratteristiche e modelli

Il mouse ergonomico è uno strumento fondamentale per chi lavora con queste periferiche. Ne esistono di verticali, inclinati e per mancini.

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Fonte: 123RF

I rischi connessi alla professione di video terminalista, in tutte le sue sfaccettate accezioni, sono spesso sottovalutati, quando invece basterebbero pochi accorgimenti per evitare cervicale, mal di schiena, sindrome del tunnel carpale etc.

In questa guida, in particolare, ci vogliamo concentrare su un accessorio come il mouse ergonomico, progettato per prevenire la tendinite e il tunnel carpale. Vedremo quali sono le tipologie in commercio e come scegliere il prodotto più adatto alle proprie esigenze.

Il mouse: normale, ergonomico o verticale

Alzi la mano chi, almeno una volta, non si è accontentato del mouse più economico o magari di quello esteticamente più strano o più colorato. Quando però quella periferica viene impugnata come strumento di lavoro per molte ore della giornata, tutti i giorni della settimana e per anni, le cose cambiano. Soprattutto per i tendini dei polsi sottoposti ad un lento logorio, dovuto a continui micro movimenti necessari per spostare il mouse sul tappetino, o ancora per cliccare sulla rotella e scorrere le pagine.

Gli esperti rispondono che è tutta una questione di postura: gambe, schiena, braccia devono essere in posizione corretta per evitare l’insorgere di possibili fastidiose problematiche. In particolare gli avambracci dovrebbe essere bene appoggiati al piano della scrivania per evitare torsioni innaturali del polso. Oltre alla corretta posizione, sempre necessaria, anche il design si è evoluto per andare incontro alle esigenze di chi lamentava problemi collegati all’utilizzo prolungato del mouse. Ed ecco perché oggi si sente parlare sempre più spesso di mouse ergonomico come risposta alla tendinite o alla sindrome del tunnel carpale.

Prima di entrare nel merito sgombriamo il campo da un possibile equivoco: il mouse ergonomico non è obbligatoriamente un mouse verticale, ma è altresì vero che un mouse verticale è sicuramente ergonomico. E allora vediamo quali sono le tipologie di mouse che aiutano a prevenire o a ridurre i problemi di tendinite e di tunnel carpale.

  • Mouse ergonomico inclinato: ha una struttura rialzata e inclinata di circa 30° che consente alla mano e al polso di assumere una posizione non contratta.
  • Mouse ergonomico verticale: ha una struttura a ‘colonna’ e l’impugnatura è inusuale, ma dopo averci fatto l’abitudine risulta naturale per la posizione della mano e del polso. Il risultato è uno strumento innovativo che ha effetti benefici per chi soffre di risentimenti ai tendini del polso. Sul mercato sono disponibili sia la versioni con il filo, che il mouse verticale wireless anche con funzionalità avanzate.

Come scegliere il mouse ergonomico adatto

La scelta di un mouse ergonomico adatto alle proprie esigenze richiede di considerare diversi fattori per garantire comfort e prevenire problemi di affaticamento o lesioni da sforzo ripetitivo. Il primo passo è valutare la forma del mouse, che dovrebbe adattarsi naturalmente alla curva della mano, permettendo di mantenere un angolo neutro del polso.

La dimensione del mouse è altrettanto importante: deve essere abbastanza grande da sostenere l’intera mano, ma non così grande da richiedere sforzo per raggiungere i pulsanti o muoversi. Alcuni mouse ergonomici sono progettati specificamente per mancini o destri, quindi scegliere il modello giusto in base alla mano dominante è cruciale.

Un altro aspetto fondamentale è la tecnologia di rilevamento. I mouse possono utilizzare il rilevamento ottico o laser; i mouse laser offrono una maggiore precisione e funzionano su una varietà più ampia di superfici, ma i mouse ottici sono spesso sufficienti per l’uso generale e possono essere meno costosi.

Considera anche le funzionalità aggiuntive come i pulsanti programmabili, che possono migliorare l’efficienza e ridurre ulteriormente lo sforzo ripetitivo assegnando compiti comuni a pulsanti facilmente accessibili. Alcuni modelli includono anche rotelle di scorrimento con feedback tattile per migliorare il controllo durante lo scorrimento.

Infine, il tipo di connessione wireless o cablato— può influenzare la decisione. I mouse wireless offrono maggiore libertà di movimento senza il fastidio dei cavi, ma richiedono la ricarica o la sostituzione delle batterie. I mouse cablati, d’altra parte, offrono una connessione stabile senza preoccuparsi della durata della batteria.

Mouse verticale: vantaggi e svantaggi

Abbiamo cercato in rete le opinioni dei consumatori e dei siti specializzati relativamente al mouse ergonomico. In particolare ci siamo soffermati sui portali che si occupano di vendita di componenti periferiche per computer per avere un’idea generale del prodotto. In linea di massima possiamo così riassumere i vantaggi e gli svantaggi di un mouse ergonomico verticale, categoria che va per la maggiore e all’interno della quale è possibile scegliere fra diversi modelli:

  • Economico ed ergonomico: il mouse verticale viene giudicato positivamente, nella maggior parte delle recensioni pubblicate in rete, per la posizione più naturale, rispetto al mouse classico, che permette di assumere al braccio e al polso evitando movimenti scorretti e potenzialmente nocivi. Un altro aspetto positivo sottolineato anche dai recensori più esperti è quello del costo: il mercato offre prodotti in tutte le fasce di prezzo, a cominciare da un primo prezzo accessibile di 15 / 20 € per modelli di discreta qualità, fino a più di 100 € per i modelli wireless evoluti e multifunzione. Da sottolineare come anche in quelli di costo contenuto non siano stati riscontrati difetti di velocità e di precisione del sensore ottico, anche quando il mouse è usato su superfici non ottimali come il classico tappetino.
  • Per quanto riguarda i difetti, su molti blog di tecnologia si avverte che con il mouse verticale bisogna prenderci la mano sia per quanto riguarda la posizione dei tasti, che per i movimenti da compiere con il cursore, diversi da quelli ai quali siamo normalmente abituati. Per esempio è stato rilevato come il controllo del puntatore risulti più difficile visto che è necessario esercitare una maggiore pressione sui tasti, che possono risultare talvolta duri e meno pratici.

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