SCIENZA

C'è stata una frattura della crosta terrestre enorme: scoperta antica faglia lunga 72 km

Un antico terremoto ha scosso violentemente l'isola di Vancouver, in Canada: gli scienziati ne hanno trovato testimonianza in una linea di faglia lunga ben 72 km.

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Fonte: 123RF

Gli scienziati sospettavano da tempo che la regione canadese affacciata sul Mare dei Salish avesse un’importante storia sismica, ma finora non erano mai state trovate prove di antichi terremoti che avessero scosso queste terre. Ha così avuto inizio un lungo lavoro di ricerca, che ha portato alla scoperta di una linea di faglia lunga ben 72 km, la quale dimostra chiaramente che l’isola di Vancouver è stata funestata da una violenta attività sismica in un lontano passato. Ecco cosa sappiamo.

Trovata una lunga linea di faglia

Un team di esperti affiliati alle principali istituzioni canadesi, statunitensi e francesi ha effettuato una scoperta molto importante, descritta minuziosamente nell’articolo pubblicato su Tectonics. Si tratta di una linea di faglia lunga 72 km, una vera e propria frattura della crosta terrestre individuata nella penisola di Saanich, la regione del Canada situata sull’isola di Vancouver – si affaccia su quella parte di Oceano Pacifico chiamato Mare dei Salish, e sorge esattamente di fronte alle coste dello Stato di Washington.

Gli scienziati hanno dovuto compiere un lavoro incredibile, conducendo analisi su foto storiche, effettuando telerilevamenti ed esplorando le foreste che ricoprono la zona, portando avanti anche indagini geofisiche superficiali. È stato persino necessario scavare trincee alla ricerca di indizi, cosa che ha permesso di trovare rocce ricche di minerali che suggeriscono cambiamenti del campo magnetico terrestre avvenuto secoli fa. Grazie a questa lunga serie di operazioni, gli esperti sono riusciti a trovare la linea di faglia che dimostra l’esistenza – almeno in passato – di una potente attività sismica sull’isola di Vancouver.

La faglia, chiamata Elk Lake Fault, è stata analizzata da vicino: si è rivelata appartenere al tipo chiamato dip-slip inverso, in cui i blocchi di roccia si muovono l’uno contro l’altro scivolando in direzioni opposte, invece che seguendo uno scorrimento laterale. Inoltre, gli scienziati hanno scoperto che la spaccatura corre in linea diagonale (da nord-ovest a sud-est) lungo la penisola di Saanich, a nord della città di Victoria. È possibile che la faglia si estenda attraverso l’oceano, collegandosi ad altre linee di faglia presso le isole San Juan negli Stati Uniti, affermano i geologi.

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Il parere degli esperti sul futuro della faglia

Come si è formata questa faglia? Secondo gli studiosi, testimonierebbe un antico terremoto avvenuto probabilmente tra 2.300 e 4.700 anni fa – un periodo geologicamente molto vicino, motivo per cui la faglia viene considerata ancora attiva. Il sisma che l’ha provocata avrebbe dovuto essere compreso tra magnitudo 6.1 e 7.6, quindi piuttosto violento. Potrebbe replicarsi in futuro? Prevedere terremoti è attualmente impossibile, ma i ricercatori credono sia probabile che un terremoto torni a colpire questa zona nelle prossime migliaia di anni.

Le conseguenze, nel caso in cui dovesse accadere, potrebbero essere devastanti. Le vicine città, tra cui Victoria, ne sarebbero gravemente colpite, con crollo degli edifici più vecchi e possibili vittime numerose. Inoltre, nei dintorni potrebbero verificarsi molte frane pericolose. Un altro problema riguarderebbe la baia che si affaccia sul Mare dei Salich: gli esperti ritengono probabile la formazione di uno tsunami che colpirebbe diverse città canadesi (tra cui Victoria e Vancouver), abbattendosi poi anche in località degli Stati Uniti come Seattle, Olympia e Tacoma.

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