Jessica Watkins, chi è la prima donna afroamericana nello spazio
Ad aprile partirà la missione che vedrà tra i protagonisti Jessica Watkins, donna afroamericana che potrà "conquistare" un particolare record
L’universo si tinge sempre più di rosa. Il viaggio spaziale che prenderà il via il prossimo mese di aprile, però, non sarà una delle tante missioni della NASA. A rinfoltire l’equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale, infatti, ci sarà anche Jessica Watkins, la prima donna afroamericana che diventerà parte integrante dell’ISS. Sarà un momento molto emozionante per la 33enne che andrà a fare compagnia a Kiell Lindgren e Robert Hines, ma soprattutto alla nostra Samantha Cristoforetti. Watkins ha già raccontato per filo e per segno la trepidazione per questa prima volta che sarà caratterizzata da un primato molto particolare che merita di essere approfondito.
In realtà ci sono dei precedenti per quel che riguarda la comunità afroamericana. Il primo uomo di colore ad andare in orbita fu Guion Bluford nel lontano 1983, mentre nove anni dopo Mae Jemison diventò a tutti gli effetti la prima donna nera nello spazio. Quello di Jessica Watkins sarà invece un record relativo alla permanenza, visto che l’astronauta americana rimarrà a bordo dell’ISS per sei mesi, qualcosa che non è mai successo prima. Come già anticipato, il decollo del razzo vettore è in programma tra due mesi, per la precisione tramite la capsula SpaceX Crew Dragon. Ma chi è esattamente questa donna?
Una carriera piena di gratificazioni
Fa parte del programma Artemis dell’agenzia spaziale americana, il cui obiettivo principale è quello di far approdare sulla Luna la prima donna, oltre al ritorno dell’uomo sul nostro satellite entro il 2024. Con un simile traguardo e il suo raggiungimento, poi, ci sarebbe lo slancio giusto per andare alla conquista di Marte. La carriera di Jessica Watkins è cominciata come semplice stagista, poi ha iniziato a ricoprire ruoli sempre più importanti, spostandosi in California per prendere parte a sofisticati progetti della NASA. È diventata un’astronauta a tutti gli effetti nel 2017, mentre tre anni dopo è arrivata la selezione per quel che riguarda il progetto Artemis.
Una comunità poco rappresentata
I numeri relativi alla comunità afroamericana e ai viaggi spaziali sono eloquenti. Attualmente, come riferito dai media americani, soltanto 7 su 249 persone che ne fanno parte sono riuscite a “mettere piede” sulla Stazione Spaziale Internazionale. La prima volta in questo senso risale al 2013 con Victor Glover a sancire un passo importante nella corsa verso lo spazio, mentre tra gli altri sei astronauti non figura nemmeno una donna. Jessica Watkins ha ribadito di conoscere molto bene l’importanza della sua nomina e del suo ruolo, la sua volontà è quella di diventare un punto di riferimento per tutte le bambine nere, facendo capire che si può avere successo in qualsiasi campo.
Il dettaglio non certo secondario della missione che vedrà Jessica Watkins tra le protagoniste non deve però far passare in secondo piano il lavoro da svolgere in orbita. L’addestramento della 33enne e dei suoi colleghi è stato tra i più duri in assoluto, ora l’equipaggio dovrà soltanto concentrarsi sui lavori da svolgere in laboratorio. La NASA vede Artemis come il prossimo passo verso l’obiettivo a lungo termine di stabilire una presenza autosufficiente sulla Luna, ma anche gettare le basi per le società private.