Leonardo Da Vinci ha previsto la fine del mondo? Ci sarebbe un indizio ne L'Ultima Cena
Pare che Leonardo non fosse immune al "fascino" dell'Apocalisse e che potrebbe anche aver previsto la fine del mondo. L'indizio? Sta proprio ne L'Ultima Cena
Scienziato, inventore, sperimentatore, artista: Leonardo Da Vinci è stato questo e molto altro. Genio assoluto del Rinascimento italiano, si è distinto non solo per le sue scoperte e per le sue opere, ma anche per l’uso del simbolismo e per i messaggi che tendeva a celare all’interno dei suoi capolavori e dei suoi appunti. Questi messaggi misteriosi si sono a volte tradotti in veri e propri enigmi, cosa che ha dato il via a ipotesi più o meno fantasiose su ciò che Da Vinci voleva comunicare.
Una di queste ipotesi, che da diverso tempo intriga sia gli esperti che i più semplici appassionati, riguarda la presunta data della fine del mondo che Leonardo, in quanto genio, avrebbe previsto e, chiaramente, celato in una delle sue opere. E non certo in una qualsiasi: la sua previsione sarebbe infatti nascosta in piena vista ne L’Ultima Cena.
Le ipotesi sugli studi di Leonardo
Iniziamo però dal precisare quali sono le ragioni che hanno spinto anche diversi studiosi a sostenere che Leonardo avesse una teoria sulla fine del mondo. Dall’ampia mole di documenti dello scienziato, sembra risulti chiaro il suo studio approfondito della Bibbia e dei suoi versetti e, a quanto pare, durante un certo periodo della sua vita, lo scienziato aveva iniziato ad analizzare proprio quelli che annunciavano l’arrivo dell’Apocalisse.
Leonardo avrebbe collegato dei versi del Libro di Daniele a quelli dell’Apocalisse, dell’Ecclesiaste e del Libro di Amos e avrebbe anche rintracciato degli “indizi” utili nel Libro di Isaia. Secondo una serie di misteriosi appunti (ricordiamoci che stiamo sempre parlando per ipotesi e che Leonardo non ha mai esplicitato né le sue intenzioni né la data), Da Vinci avrebbe concluso che il giorno della fine dei tempi sarebbe il 12 marzo 4006.
Una cosa importante da sapere è che questa data così lontana nel tempo (sia da Leonardo che da noi) sembrerebbe apparire anche in altre previsioni: alcune credenze esoteriche la riportano come il giorno d’inizio dell’Età dell’Acquario, che dovrebbe portare con sé un radicale cambiamento per la Terra e per l’Umanità e sembra che persino il fisico e matematico Christopher Wren, nel memoriale dedicato a Isaac Newton abbia nascosto degli indizi su questa stessa data.
Se vuoi restare aggiornato sulle ultime news di Libero Tecnologia e sulle migliori offerte del giorno, iscriviti gratis al nostro Canale Telegram: clicca qui.
Il 12 marzo 4006 nel dipinto
Andiamo ora a L’Ultima Cena: dove sarebbe nascosta la data, nel celebre dipinto? A quanto pare le mani di Cristo hanno un ruolo cruciale: la mano destra indica qualcosa al di fuori dell’inquadratura, mentre la mano sinistra è posizionata in modo tale da suggerire un “conto alla rovescia”. Sempre secondo diversi studiosi, anche le mani dei discepoli sarebbero disposte secondo uno schema insolito che potrebbe suggerire una sorta di significato numerico che riconduce all’anno 4006.
Pare che anche gli alimenti sul tavolo siano significativi: secondo diverse opinioni (più o meno autorevoli) ognuno dovrebbe essere associato a uno specifico numero. Ciò fa sì che, nell’insieme, i cibi suggeriscano la predizione di un evento determinante per l’umanità, che si svolgerebbe in un mese che va da febbraio a novembre. Infine, sembra che i diversi mobili visibili nel dipinto siano collocati in modo tale da suggerire il concetto di redenzione dell’umanità.
Tenendo poi in considerazione che Gesù è da considerarsi come figura mistica e rappresentativa della redenzione e dell’espiazione del peccato, le figure umane da redimere nel quadro sono 12: sulla base di questi indizi e tenendo in considerazione i versetti presi in analisi da Leonardo sembrano dunque esserci pochi dubbi sul 12 marzo 4006.
Verità o leggenda?
Chiaramente non c’è modo di sapere se la data che Da Vinci ha previsto (ammesso che sia davvero così) sia davvero quella della fine del mondo. Inoltre, c’è anche da aggiungere che, oltre a ciò che dipinge la Bibbia, non ci sono indicazioni davvero chiare neanche su cosa si intenda per fine del mondo: potrebbe anche essere l’inizio di una nuova fase, sicuramente travolgente e che comporta cambiamenti radicali, ma non necessariamente un evento catastrofico.
Ciò che resta, dunque, è solo una serie di supposizioni. Suggestive, sì, e sicuramente anche in grado di rendere ancor più criptica ed enigmatica l’opera di Leonardo, ma prive di qualsiasi fondamento e destinate, almeno per il momento, a rientrare solo nel fitto elenco di misteri sui quali non possiamo avere alcun tipo di certezza.