Hanno trovato un modo per decifrare la più ampia raccolta di disegni di Leonardo Da Vinci
Il Codice Atlantico è la più ampia raccolta di carte scritte, prodotte e appuntate da Leonardo da Vinci: da oggi, grazie alla piattaforma Leonardo//thek@, è possibile consultarla e decifrarla senza confondersi
Magnetico e misterioso: Leonardo da Vinci è stato, è e sarà sempre uno dei personaggi più emblematici e significativi non solo della cultura italiana, ma del panorama storico globale. Se è vero che sappiamo moltissimo su di lui, è altrettanto vero che non sappiamo tutto. La buona notizia, però, è che gli studi per avvicinarsi alla vita e al pensiero di questo genio non cessano mai e oggi c’è uno strumento in più per conoscerlo meglio: la Leonardo//thek@.
Frutto di un lavoro complesso e accurato, la Leonardo//thek@ è una piattaforma digitale dedicata a uno dei più misteriosi e complessi lasciti di Leonardo, il Codice Atlantico, ovvero la sua più ampia raccolta di carte e disegni. Si tratta di una teca digitale dedicata ai manoscritti del Codice, che permette di fare luce su ambiti ancora poco chiari degli studi di Leonardo, è che è ora disponibile e consultabile interamente online.
La storia del Codice Atlantico
Ma che cos’è precisamente il Codice Atlantico? Per riuscire a capirlo, immaginate di entrare nel caotico studio dello scienziato rinascimentale, dove si affollavano progetti tanto geniali e all’avanguardia quanto folli. Tra annotazioni su invenzioni incorso e appunti su nuovi esperimenti, Leonardo da Vinci conservava moltissimo materiale che, negli anni a seguire, sarebbe diventato più prezioso di quanto lui stesso potesse immaginare.
Succede però che, nel 1519, il genio e inventore muore: l’intera raccolta dei suoi manoscritti passa in mano al suo pupillo, il pittore Francesco Melzi, che prima li conservò nella sua villa a Vaprio d’Adda e poi li lasciò in eredità al figlio Orazio. Quest’ultimo, purtroppo, non fu granché oculato: parte dei testi andò dunque persa, per via di cessioni, di scambi e sottrazioni. Successivamente uno scultore, Pompeo Leoni, recuperò buona parte dei testi.
Il suo intervento è stato tanto decisivo quanto devastante, perché durante i suoi viaggi per lavoro non si limitò a usare il materiale di Leonardo, ma lo smembrò in nuove raccolte, creando degli innesti con fogli o disegni ritagliati. Questo nuovo materiale, con tanto di fogli nuovi, “mutilazioni” e integrazioni è proprio ciò che chiamiamo Codice Atlantico e per la vastità delle informazioni contenute è, finora, sempre stato di difficile consultazione.
La Leonardo//thek@ per ordinare e decifrare il Codice Atlantico
A causa dell’intervento di Pompeo Leoni, i manoscritti di Leonardo da Vinci sono sì arrivati ai giorni nostri, ma sono stati finora davvero complessi da decifrare: il Codice Atlantico è infatti formato da oltre 1100 fogli che, per altro, non hanno una sequenza logica. Sono, al contrario, “ordinati” in modo del tutto caotico, ragion per cui fino a questo momento sono stati davvero pochissimi studiosi a utilizzarlo, molti dei quali nella prima Età Moderna.
Con il senno di poi, però, si tratta davvero di un peccato considerando che alcune annotazioni di da Vinci potrebbero svelare molti altri segreti ancora nascosti sia sulle sue invenzioni che, in generale, sui progressi della storia umana. Così, il Laboratorio Multimediale del Museo Galileo di Firenze ha messo a punto la Leonardo//thek@, sviluppandola in collaborazione con la Commissione per l’Edizione Nazionale dei manoscritti e dei disegni di Leonardo da Vinci (Commissione Vinciana), la Veneranda Biblioteca Ambrosiana, la Royal Library di Windsor, la Biblioteca Leonardiana di Vinci e l’Ente Raccolta Vinciana.
Le potenzialità della Leonardo//thek@
Realizzata anche grazie al sostegno del Comitato Nazionale per la celebrazione dei 500 anni dalla nascita di Leonardo da Vinci e al contributo del Ministero dell’Università e della Ricerca, la Leonardo//thek@ è una biblioteca digitale innovativa, che permette di consultare in maniera immediata e accurata tutti i fogli del Codice Atlantico e, al contempo, anche di accedere a tutti i risultati di secoli di studi non solo sul Codice ma in generale su Leonardo.
La Leonardo//thek@ offre per altro diversi strumenti che permettono di muoversi in maniera ordinata da un punto all’altro del Codice, consultando oltre 6000 note critiche di Leonardo. È, a oggi, ufficialmente il primo traguardo nell’ottica di una ricostruzione dell’intero lascito dei manoscritti di Leonardo.