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MediaTek Dimensity 9300: purtroppo è tutto confermato

MediaTek Dimensity 9300, dai primi stress test effettuati sul nuovo processore sono emersi dati poco rassicuranti ma in linea con le aspettative degli utenti

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Fonte: MediaTek

Sin dalle prime indiscrezioni sul nuovissimo chip MediaTek Dimensity 9300, le maggiori preoccupazioni degli esperti hanno riguardato l’assenza di core ad alta efficienza. Questa decisione da un lato ha fatto subito presagire prestazioni di altissimo livello, ma dall’altro ha anche sollevato molti dubbi sui consumi energetici e sulle temperature potenzialmente elevate che potrebbero raggiungere gli smartphone con un chip del genere a bordo.

Dal canto suo MediaTek sin da subito ha cercato di mettere a tacere le voci su questi presunti inconvenienti tecnici, ma a parlare adesso sono alcuni recenti stress test che hanno messo nero su bianco potenzialità e debolezze del chip.

MediaTek Dimensity 9300, la prova sul Vivo X100

Poche ore fa su X, lo youtuber esperto di tecnologia Sahil Karoul ha condiviso i primi stress test del nuovo Vivo X100, uno dei primissimi device a utilizzare proprio il processore di MediaTek.

Questo tipo di test, chiamato CPU Throttling Test, spinge al massimo un processore per verificare fino a che punto il componente ha bisogno di ridurre la sua frequenza operativa (e di conseguenza le prestazioni) per mantenere a livelli accettabili la temperatura.

Da quanto emerso, è interessante notare come durante l’esecuzione di queste prove la CPU del Mediatek Dimensity 9300 abbia registrato un calo importante nella frequenza dei core, con una riduzione delle prestazioni del 46%, dopo appena due minuti dall’inizio del test

Come ben noto il Vivo X100 e il modello Pro, utilizzano un sistema di dissipazione di calore con camera di vapore ma, leggendo questi dati, sembra che questa soluzione non sia sufficiente per tenere le temperature del chip di MediaTek entro livelli accettabili.

A questo punto, dato che anche i vari top di gamma Android utilizzano sistemi di raffreddamento molto simili a questo, è lecito supporre che gli utenti potrebbero riscontrare gli stessi cali nelle prestazioni e, in questo senso, è un bene che ci siano perché le temperature troppo elevate potrebbero danneggiare il chip o addirittura il telefono stesso.

Che significa per gli utenti

Indubbiamente, il calo registrato sul Vivo X100 non è proprio incoraggiante, anche se a onor del vero i dati sono ancora insufficienti per dare una risposta definitiva a questo dubbio, soprattutto perché gli smartphone con MediaTek Dimensity 9300 sono pochissimi e non ancora disponibili globalmente.

Poi, occorre tenere presenti anche molte altre circostanze che potrebbero giocare a favore del Dimensity 9300, come le condizioni ambientali, ad esempio, e se il chip venisse usato in ambienti freschi e non particolarmente umidi, potrebbe garantire performance migliori.

Infine, è bene ricordare che questo tipo di test è un vero e proprio “eccesso“, ed è sviluppato specificatamente per spingere il processore al massimo per un tempo prolungato, per cui si può ipotizzare che in condizioni di utilizzo normali non ci siano problemi di sorta, ma comunque ne sapremo di più solo quando questo processore avrà una maggiore diffusione.

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