Microsoft sfiderà Amazon e Google? Che sta succedendo
Microsoft conferma ciò che tutti prevedevano e lancia i comandi vocali per Bing Chat su desktop. Il prossimo passo sarà la smart home?
Come era assolutamente prevedibile, Bing Chat sta diventando il nuovo assistente vocale di Microsoft e sta sostituendo Cortana, ormai ufficialmente abbandonata da Microsoft stessa. Si parte, però, da Edge e non da Windows anche se è scontato che è solo questione di tempo e che, forse tra pochissimo, sarà possibile dare comandi vocali anche a Windows Copilot.
Bing Chat vocale su Edge
Con un post sul blog ufficiale di Bing, Microsoft ha annunciato l’arrivo della “Voice Chat” sulla versione desktop di Bing Chat, che si utilizza all’interno del browser Edge o tramite app separata.
Questa possibilità è già disponibile nell’app mobile, nella quale basta premere il tasto del microfono per impartire un “prompt” (cioè una domanda o la richiesta di cercare qualcosa) con la voce. Ora arriva anche su desktop, con le stesse modalità, una interazione che può essere sia voce-testo che voce-voce.
L’utente, cioè, può fare una domanda con la voce e ricevere sia una risposta testuale che una risposta testuale letta da una voce sintetica. Il tutto, al momento, in 5 lingue: inglese, giapponese, francese, tedesco e cinese mandarino. Facile capire che, con queste 5 lingue, Microsoft Bing Chat può essere usato con la voce da ben oltre metà della popolazione mondiale.
Per l’italiano, invece, bisognerà aspettare: Microsoft afferma che altre lingue sono in arrivo, nei prossimi mesi.
Da Cortana a Bing Chat
A inizio giugno Microsoft ha annunciato un’altra grande novità: l’addio definitivo a Cortana, il suo assistente vocale integrato in Windows che non ha mai avuto un grande successo né di pubblico, né di critica.
A partire da fine 2023 Microsoft toglierà ogni supporto ufficiale a Cortana per Windows, lasciando solo quello a Cortana per Outlook mobile, Teams mobile, display di Microsoft Teams e stanze virtuali di Microsoft Teams.
La mossa è chiarissima e non serve un analista per capirla: Cortana non ha funzionato, ma Bing Chat promette molto bene e sta per sostituire Cortana anche su Windows, dove è già arrivato sotto forma di Windows Copilot.
Affinché Windows Copilot possa sostituire del tutto Cortana è necessaria solo una cosa: l’integrazione dei comandi vocali.
Microsoft a tutta AI
Microsoft è stata la prima azienda a inserire in modo massiccio l’AI generativa in un motore di ricerca. Google lo sta facendo, ma in modo molto più cauto e senza la fretta che sembra avere il rivale di Redmond.
Il motivo di tanta fretta è duplice: da una parte Microsoft vuole rientrare prima possibile dal colossale investimenti da 10 miliardi in OpenAI, dall’altro vuole approfittare di questo vantaggio tecnologico per superare (dopo oltre vent’anni di rincorsa) il concorrente Google Search.
Copilot Vs Alexa e Assistant?
Entro fine anno, quindi, Microsoft completerà la transizione da Cortana a Copilot/Bing Chat sia su mobile che su desktop, sia nelle sue app Microsoft365 (ex Microsoft Office) sia su Windows. Quale sarà il prossimo passo?
Le possibili strade saranno due: o Microsoft si concentrerà nel consolidare il suo ruolo di leader nei sistemi operativi, puntando su un Windows 12 completamente basato sull’AI nella speranza che il sistema operativo traini la diffusione del motore di ricerca Bing, oppure tenterà anche di sfidare altri colossi in altri settori.
Stiamo parlando di Amazon e Google e del settore degli assistenti vocali. Microsoft Copilot, infatti, già oggi ha accesso al Web e può dare risposte agli utenti, esattamente come Amazon Alexa e Google Assistant. Ciò che ancora non può fare, invece, è comandare i dispositivi smart, che è poi il vero motivo per il quale la maggior parte degli utenti comprano gli smart speaker di Amazon e Google.
Non è da escludere, quindi, che Microsoft prima o poi faccia una mossa importante: entrare, da protagonista, nella Connectivity Standard Alliance che sta sviluppando lo standard universale per la domotica chiamato Matter.
Un Copilot in grado di comandare i dispositivi smart Matter e di gestire routine raffinate, basate sull’AI, sarebbe un enorme passo avanti nella domotica e non richiederebbe l’acquisto di nuovi dispositivi da parte dell’utente, né di uno smart speaker specifico perché si potrebbe usare al suo posto un laptop con Microsoft Windows.