SCIENZA

Un miliardario nello Spazio vuole superare ogni record e fare la storia

La missione Polaris Dawn ha condotto un miliardario nello Spazio, con l'appoggio di SpaceX e un equipaggio di 4 persone: quali sono i suoi obiettivi di ricerca?

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Fonte: 123RF

Cosa sappiamo sulla missione Polaris Dawn, che ha appena lanciato un miliardario nello Spazio?

Le nuove frontiere dell’esplorazione spaziale sembrano essere più aperte che mai, non più solo un sogno fantascientifico.

La missione Polaris Dawn guidata da un ricco privato

Il 10 settembre 2024 segna un nuovo capitolo nella storia dell’esplorazione spaziale. La missione Polaris Dawn, guidata dal miliardario Jared Isaacman e composta da quattro astronauti, ha raggiunto un record mai eguagliato dai tempi delle missioni Apollo.

Decollato dal Kennedy Space Center, in Florida, a bordo di una capsula Crew Dragon di SpaceX, l’equipaggio ha raggiunto un’altitudine di 1.400 chilometri sopra la Terra, superando il precedente record della missione Gemini XI del 1966, che aveva toccato 1.373 chilometri. Questo risultato segna un traguardo straordinario non solo per l’esplorazione spaziale, ma anche per le missioni private.

L’obiettivo di Polaris Dawn non si limita solo a stabilire nuovi primati di altitudine. La missione rappresenta il primo passo di un programma più ambizioso che mira a condurre esperimenti scientifici innovativi, testare tecnologie all’avanguardia e, non meno importante, spianare la strada per futuri viaggi umani verso Marte.

Una delle peculiarità più ardite di questa missione è la prima passeggiata spaziale commerciale, programmata per il terzo giorno della missione. Due membri dell’equipaggio – lo stesso Jared Isaacman e Sarah Gillis – usciranno dalla capsula per testare le tute spaziali sviluppate da SpaceX, progettate per garantire maggiore sicurezza e comfort agli astronauti durante future missioni a lungo termine.

I traguardi della missione

La missione non solo amplia i confini fisici dell’umanità nello spazio, ma segna anche traguardi importanti per l’uguaglianza di genere. Sarah Gillis e Anna Menon, entrambe ingegneri di SpaceX, hanno raggiunto una distanza dalla Terra superiore a quella di qualsiasi altra donna nella storia dell’esplorazione spaziale. La presenza di donne durante le trasferte di questo tipo rappresenta il progresso in un settore storicamente dominato dagli uomini, un segnale che l’esplorazione spaziale sta diventando sempre più inclusiva.

Uno degli aspetti fondamentali della missione riguarda la sicurezza dell’equipaggio, data la maggiore esposizione alle radiazioni e ai detriti spaziali. La navetta Crew Dragon ha attraversato l’Anomalia del Sud Atlantico (SAA), una regione in cui il campo magnetico terrestre è più debole, consentendo alle particelle ad alta energia di penetrare più vicino alla Terra. Questa zona è nota per la sua elevata esposizione alle radiazioni, motivo per cui le orbite della missione sono state pianificate con estrema attenzione, per minimizzare i rischi, e i sistemi della navetta costantemente monitorati, con particolare attenzione durante il passaggio attraverso la SAA.

La passeggiata spaziale prevista sarà uno dei momenti più spettacolari della missione. Una volta depressurizzata la capsula, Isaacman e Gillis lasceranno il veicolo per testare le nuove tute spaziali che offrono una protezione aggiuntiva contro i micrometeoriti e un controllo migliorato della temperatura corporea degli astronauti. Il test di queste tute è fondamentale per lo sviluppo di missioni future, che potrebbero portare l’uomo su Marte o in altre destinazioni extraterrestri. La camminata dovrebbe durare circa due ore, durante le quali il resto dell’equipaggio rimarrà all’interno della navetta per monitorare le operazioni e gestire la sicurezza.

Oltre a questi aspetti tecnici, la missione Polaris Dawn ha un’importante componente umanitaria. Isaacman e il suo team stanno raccogliendo fondi per il St. Jude Children’s Research Hospital, dimostrando che anche l’esplorazione spaziale può contribuire a cause benefiche sulla Terra e avere un impatto positivo per la società.

Isaacman e SpaceX, in definitiva, hanno l’ambizione di promuovere i progressi necessari per l’esplorazione interplanetaria, con l’obiettivo finale di renderla aperta a (più o meno) tutti. La missione non è solo un’impresa tecnologica o un trionfo personale per Isaacman, ma rappresenta anche un importante passo avanti per tutta l’umanità. Con la collaborazione fra privati e settore spaziale, è evidente che il futuro è già iniziato e Jared Isaacman è determinato a fare la storia.

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