SCIENZA

Dal cuore della Terra la scoperta: una forza magnetica influenza ciò che accade sul Pianeta

Ossigeno e campo magnetico potrebbero essere legati da un meccanismo ancora sconosciuto: lo suggeriscono dati geologici vecchi di 540 milioni di anni

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Fonte: 123rf

Se è vero che l’essere umano cerca di comprendere meglio la storia della Terra guardando spesso verso il cielo, è altrettanto vero che le profondità del cuore del nostro pianeta non sono meno degne di nota. Quelle regioni remote, che non possiamo vedere né toccare, ci danno informazioni straordinarie: le ultime in ordine di tempo riguardano il campo magnetico terrestre.

Sappiamo già che questo fenomeno fisico protegge la Terra dalle radiazioni solari, guida le bussole e disegna aurore spettacolari nel cielo, ma a quanto pare potrebbe fare molto, molto di più. Secondo una nuova ricerca, questo scudo magnetico avrebbe un legame diretto con l’ossigeno che respiriamo.

Lo studio e l’intuizione

Ebbene sì: questi due elementi apparentemente distanti sembrano aver sempre camminato insieme. A suggerire questo legame è stato uno studio pubblicato su Science Advances e condotto dal Geodesy and Geophysics Laboratory della NASA in collaborazione con diverse università internazionali.

Il team di ricerca, capeggiato dal dottor Weijia Kuang, ha raccolto e confrontato due insiemi di dati molto estesi: da un lato, le variazioni nel campo magnetico della Terra, registrate nei minerali magnetici delle rocce vulcaniche; dall’altro, i livelli di ossigeno atmosferico, ricostruiti attraverso indizi geochimici come la presenza di carbone fossile o tracce di incendi antichi.

I dati coprono un arco temporale vastissimo: 540 milioni di anni, ovvero dalla comparsa dei primi organismi complessi durante il Cambriano fino a oggi. Gli scienziati volevano capire se questi due fenomeni (l’attività del campo magnetico e la presenza di ossigeno) si fossero mai mossi in modo coordinato. La risposta è stata sì, e con una precisione sorprendente.

Il legame inaspettato

Infatti, i risultati mostrano che i due elementi sono saliti e scesi in sincronia per centinaia di milioni di anni. In particolare, tra 330 e 220 milioni di anni fa, entrambe le curve hanno mostrato un picco importante: è lo stesso periodo in cui si formò il supercontinente Pangea, evento che ha riorganizzato radicalmente la geologia del pianeta. Ma attenzione: ciò che rende tutto ancor più interessante è che attualmente non si sa chi influenza chi.

Potrebbe essere il campo magnetico a proteggere meglio l’atmosfera nelle fasi di maggiore intensità, impedendo che il vento solare disperda le molecole di ossigeno nello spazio, ma alcuni scienziati suggeriscono anche il contrario: che i cicli dell’ossigeno, trasportato all’interno della Terra attraverso i movimenti delle placche, possano modificare le condizioni termiche nel mantello, influenzando così l’attività del nucleo e del campo magnetico.

Infine, esiste una terza ipotesi: che entrambi i fenomeni rispondano a un meccanismo ancora sconosciuto, forse legato alla tettonica, o a cicli interni della Terra che non abbiamo ancora compreso. Gli autori dello studio sono cauti, ma sottolineano che la sovrapposizione dei dati è troppo netta per essere ignorata.

Cosa significa per la scienza?

Questo legame apre nuove possibilità per comprendere non solo il passato del nostro pianeta, ma anche il futuro. Se il campo magnetico e l’ossigeno sono effettivamente connessi, allora stiamo osservando una relazione profonda tra i processi interni del pianeta e le condizioni che permettono la vita in superficie. Un collegamento tra ciò che accade nel nucleo liquido a tremila chilometri di profondità e il respiro di ogni essere vivente.

Nei prossimi anni, gli scienziati cercheranno di estendere lo studio ad altri elementi, come l’azoto, e a periodi ancora più antichi. L’obiettivo sarà capire se questa connessione regge anche oltre i 540 milioni di anni finora osservati. E, se lo fa, potremmo usare questo meccanismo per cercare vita altrove, su altri pianeti con un campo magnetico attivo e un’atmosfera da esplorare.

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