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Sky, inizia il passaggio al DVB-S2: cosa cambia per gli utenti

Sky sta progressivamente passando dalla tecnologia DVB-S al sistema DVB-S2, che garantisce una maggiore qualità del video

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Fonte: r.classen / Shutterstock.com

Grandi manovre (tecniche) in Sky, con possibili disagi per una ristretta fetta dei suoi utenti e vantaggi per un’altra fetta: la piattaforma Tv digitale satellitare ha infatti deciso di passare al nuovo standard di trasmissione DVB-S2 (Digital Video Broadcasting – Satellite – Second Generation). Lo riporta Dday.it, che ha avuto notizia della decisione nel corso di un seminario tecnico al quale ha partecipato anche Sky Italia.

Già oggi moltissimi canali vengono trasmessi con questo standard (di sicuro tutti quelli in HD) che è equivalente, per caratteristiche tecniche, a quello del digitale terrestre di seconda generazione (DVB-T2). Quelli che ancora trasmettono in DVB-S di precedente generazione, invece, verranno progressivamente portati sulla nuova tecnologia. Il nuovo standard è più efficiente perché usa l’algoritmo di compressione MPEG 4 al posto del vecchio MPEG 2 e può trasmettere più canali nella stessa larghezza di banda. I decoder Sky oggi presenti nelle case degli italiani sono quasi tutti già compatibili, non dovrebbero esserci problemi neanche con gli impianti condominiali centralizzati, ma potrebbero non funzionare gli impianti molto vecchi.

Sky su DVB-S2: cosa cambia

Lo standard DVB-S2 ha prestazioni significativamente migliori rispetto al precedente, perché consente un aumento del bitrate disponibile sulla stessa larghezza di banda del transponder satellitare. Il guadagno misurato del DVB-S2 rispetto al DVB-S è di circa il 30% alla stessa larghezza di banda del transponder, a parità di potenza del segnale emesso. Se a questo aggiungiamo il miglioramento derivante dalla nuova compressione MPEG-4 AVC, otteniamo un altro vantaggio di questo standard: la possibilità di trasmettere più canali a parità di trasponder, o di usare meno trasponder per gli stessi canali. Questo, per Sky, vorrà dire ridurre i costi di trasmissione: da 24 a 23 trasponder attivi (che scenderanno ulteriormente se verranno chiusi alcuni canali).

Sky su DVB-S2: cosa devono fare gli utenti

Il passaggio al nuovo standard DVB-S2 su Sky sarà indolore per la stragrande maggioranza degli utenti. Quasi tutti gli impianti oggi presenti in Italia, infatti, sono già compatibili. I vecchi impianti analogici (sempre che ne esistano ancora di attivi) molto probabilmente non riusciranno ad elaborare il segnale. In questo caso l’utente sarà costretto a cambiare impianto e Sky, per questo, ha già contattato i suoi utenti con decoder SD. Chi ha impianti centralizzati nei condomini, invece, potrebbe guadagnarci: diminuendo i trasponder occupati per trasmettere gli stessi canali, infatti, se ne libererà uno che potrebbe essere usato per ricevere le trasmissioni di altre piattaforme satellitari, come Tivùsat.

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