SMART EVOLUTION

Smart TV, LG annuncia una grande novità

Arriverà in India già quest'anno e a partire dal 2022 in altri Paesi: River OS è un sistema operativo diverso dal già noto e diffuso LG WebOS, ecco cosa cambia

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Con la diffusione sempre più massiccia delle Smart TV nelle case di tutto il mondo, la televisione sta diventando il nuovo smartphone. Almeno per gli investitori pubblicitari, che non potendo più inserire pubblicità all’interno di film e serie TV (che ormai sono a pagamento, quindi senza spot), devono trovare oggi delle alternative.

I sistemi operativi dei televisori sono la chiave del successo e, proprio come Android ormai domina tra gli smartphone, Android TV è in pole position per diventare il sistema operativo standard per le TV. Ma non è affatto l’unico e tra i suoi contendenti principali c’è WebOS di LG. In molti, per questo, hanno fatto un salto dalla sedia quando è arrivata la notizia che LG ha fatto un nuovo sistema operativo per le TV: River OS. Non si tratta di un “rebranding” di WebOS né, almeno al momento, di un suo sostituto: River OS è un software per le TV completamente nuovo, con alcune funzioni in meno e altre in più rispetto a WebOS.

Come funziona River OS

Innanzitutto va precisato che River OS è sviluppato da LG Ads Solutions, azienda nata dalla partnership tra LG e Alphonso, società che si occupa di raccogliere dati sull’audience televisivo e di rivenderli agli investitori pubblicitari.

Proprio la pubblicità sarà al centro del nuovo sistema operativo River OS, che sarà cucito addosso all’utente. La parola d’ordine di River OS, infatti, è personalizzazione: il comportamento e i gusti dello spettatore vengono tracciati ed elaborati per offrirgli contenuti specifici, suggerimenti mirati, e, ovviamente, una pubblicità più efficace.

Esteticamente River OS ricorda Android TV molto più di quanto non lo faccia il già esistente WebOS di LG: interfaccia a tutto schermo con menu semplici da navigare, icone molto grandi e leggibili anche su schermi non enormi.

La personalizzazione di River OS si basa fondamentalmente sui profili utente ma, invece di imporre ad ogni utente di fare il login ogni volta che vuole ritrovare i suoi contenuti preferiti, River OS usa la voce per riconoscere chi sta guardando la TV.

Forniamo consigli personalizzati sui contenuti – spiega LG Ads Solutions – indipendentemente dall’app, dall’ingresso HDMI o dal servizio di streaming. Gestiamo tutti i dispositivi, gli ingressi, i canali, i servizi e la commutazione delle app automaticamente in background“.

L’utente, in pratica, non deve fare altro che creare il suo profilo, settare il riconoscimento vocale e poi può anche lasciare sul divano il telecomando: gli basterà pronunciare frasi in linguaggio naturale, come “Fammi sentire le news” o “Metti un film divertente” e River OS lo accontenterà.

Che fine farà WebOS

La domanda, legittima, è se River OS sia stato presentato per soppiantare, magari in futuro, WebOS. Al momento i due sistemi operativi sono destinati a convivere, anche perché WebOS sembrerebbe un sistema operativo più complesso e completo di River OS.

Non è da escludere che River OS, che verrà concesso in licenza anche ad altri produttori di TV oltre ad LG, sia destinato alle TV di gamma bassa, per le quali la raccolta di dati sugli utenti potrebbe aiutare chi le produce a tenere basso il prezzo di vendita del televisore.

Non per niente River OS arriverà inizialmente in India, già entro il 2022, per poi essere distribuito anche negli Stati Uniti e in altri Paesi a partire dal 2022.

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